Sustainability Manager: tra Innovazione e Sostenibilità
Accompagnare l’organizzazione verso una transizione sostenibile. Di cosa si occupa e come nasce l...
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030, un progetto nonché un vero e proprio piano di azione globale per lo sviluppo sostenibile.
L’Agenda 2030 prevede degli obiettivi ben specifici che coinvolgeranno non solo il nostro Pianeta, ma tutti noi, come parte integrante di una visione globale di prosperità e sostenibilità: gli obiettivi sono 17, vengono definiti come SDGs (Sustainable Development Goals) e si fondano su 169 targets da perseguire nei prossimi 15 anni.
Questa serie di brevi articoli vuole essere semplicemente un approfondimento dei 17 Goals di questo sfidante programma, fondamentale per noi e per le generazioni future: riporteremo i dati a nostra disposizione, le principali azioni messe in campo e le proposte lanciate da alcune tra le principali associazioni di riferimento.
Lasciando ad ognuno di Voi le proprie considerazioni.
Approfondiamo oggi l’obiettivo 10, analizzando i dati a disposizione: ridurre le disuguaglianze.
In molti Paesi cresce la quota di ricchezza nelle mani dell’1% più abbiente della popolazione.
In Italia, a partire dal 2015, la situazione è migliorata grazie alla ripresa del tasso di variazione del reddito familiare pro capite per il 40% più povero della popolazione e a quello per il totale della popolazione. Aumenta, invece, il rischio di povertà e restano invariate le storiche diseguaglianze territoriali così come il divario di genere.
L’attuazione del PNRR però, può avere un impatto significativo sulla riduzione di queste disparità. Grazie a un rapporto dell’ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile è possibile individuare le aree su cui il Piano prevede i maggiori provvedimenti.
Quali, nel concreto, gli interventi?
Il PNRR prevede che il 40% delle risorse sia investito nel Mezzogiorno (circa 82 miliardi).
Le misure maggiormente in grado di produrre un impatto significativo positivo sui redditi al Sud nel breve periodo sono:
Nel medio periodo i maggiori benefici per il Mezzogiorno arriveranno dal potenziamento della rete infrastrutturale. Sul fronte delle politiche attive del lavoro, il PNRR stanzia 0,6 miliardi per il potenziamento dei centri per l’impiego, inclusa la formazione del personale.
La pandemia ha accelerato il cammino di riforma dell’assistenza domiciliare ad anziani non sufficienti, un tema destinato a diventare sempre più rilevante tenendo conto del rapido invecchiamento della popolazione.
Un cammino iniziato con lo stanziamento di risorse aggiuntive, inizialmente da parte del Decreto Rilancio (DL 19 maggio 2020) e successivamente del PNRR.
Saranno quattro i punti principali della riforma a sostegno degli anziani non autosufficienti che va prendendo forma:
Con il DL 8 Giugno 2021, il Governo ha istituito l’assegno unico e universale per le famiglie (con contestuale abolizione delle detrazioni IRPEF per i figli a carico), grazie al quale aumenta di 1,8 milioni il numero di famiglie potenzialmente beneficiarie rispetto alle misure preesistenti.
In base all’attuale Decreto ponte, i benefici:
Il PNRR destina inoltre 4,6 miliardi al potenziamento degli asili nido e dei servizi dell’infanzia, prospettando un incremento di 230mila posti disponibili, da aggiungersi ai 355mila attuali.
Su questo argomento si segnala la Legge 18 Dicembre 2020, n. 173 che ha convertito con modificazioni il decreto-legge n.130/2020 in materia di immigrazione e sicurezza.
In particolare, in tema di immigrazione il testo presenta una serie di importanti novità, tra cui la sostanziale reintroduzione del permesso umanitario con la nuova ridefinizione del permesso per protezione speciale per coloro che presentano seri motivi di carattere umanitario, ristabilendo un principio di giustizia e di inclusione in linea con le indicazioni del target.
Le principali novità della proposta di Legge delega sulla riforma del Fisco presentata alle Camere a giugno sono:
Il PNRR recepisce molte delle raccomandazioni provenienti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in materia di rafforzamento della concorrenza in diversi comparti, dallo sviluppo delle infrastrutture, alle gare per l’erogazione di servizi pubblici o la gestione di beni pubblici (per esempio, il rafforzamento del monitoraggio nell’ambito degli affidamenti in house per la gestione del trasporto pubblico locale, la maggiore trasparenza all’interno del sistema di accreditamento delle strutture sanitarie private, o il rafforzamento delle gare per le concessioni autostradali), fino alla rimozione delle barriere all’ingresso nei mercati del settore energetico.
Considerando il periodo molto delicato che stiamo vivendo, in cui accanto alle incertezze dovute alla pandemia si sono aggiunte quelle relative al conflitto tra Russia e Ucraina, con relativo impatto su tutte le economie del mondo(senza eccezione di quella nostrana), quanto previsto dal PNRR è un vero lume di speranza per le prospettive del singolo individuo e dell’intera comunità.
Agenda 2030 Goal 1: Sconfiggere la povertà
Agenda 2030 Goal 2: Sconfiggere la fame innovando il sistema alimentare
Agenda 2030 Goal 3: Salute e benessere, diritti universali
Agenda 2030 Goal 4: Istruzione di qualità
Agenda 2030 Goal 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere
Agenda 2030 Goal 6: Acqua e servizi igienico sanitari per tutti
Agenda 2030 Goal 7: Energia pulita e accessibile
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