Bonus Sud e Industria 4.0: con il cumulo incentivi fino al 95%

  • Di Davide Rattacaso
    • 22 Feb 2021
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Bonus cumulativi

Un mix di agevolazioni da valutare accuratamente quello che emerge della Legge di Bilancio 2021.

Il contestuale rinnovo del bonus per gli investimenti nel Mezzogiorno (articolo 1, commi 171 e 172) e delle nuove misure relative al Piano Transizione 4.0, rende maggiormente profittevole investire nel Mezzogiorno.

Nello specifico, la Legge di Bilancio guarda con particolare interesse alle imprese del Mezzogiorno, definendo un percorso preciso, fondato su innovazione e cambiamento.

Bonus Sud

Il Credito di Imposta per Investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Investimenti Sud è un regime di aiuti che premia le imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive nuove o esistenti, garantendo un credito di imposta liquidità immediata mediante compensazione in F24.

L’agevolazione riguarda gli investimenti in beni strumentali nuovi, anche mediante sottoscrizione di contratti di leasing, destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, facenti parte di un investimento iniziale che rientri nelle seguenti categorie:

  • la creazione di un nuovo stabilimento;
  • l’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti nuovi e mai fabbricati;
  • il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Il bonus è attribuito nella misura pari al 45% nel caso di piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per quelle di grandi dimensioni.

Per il Molise e l’Abruzzo, invece, le percentuali di aiuto sono ridotte rispettivamente al 30%, al 20% e al 10%.

Inoltre, tra i principali vantaggi del Bonus Investimenti Sud vi è la possibilità di cumularlo con altre misure previste dal Piano Transizione 4.0, ovvero:

  • Credito d’imposta per investimenti in Beni Strumentali: sostituisce l’iper ammortamento e il super ammortamento. Il bonus favorisce le imprese che acquistano beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. L’agevolazione fiscale varia in base alla tipologia di spesa, relativa a: “Beni materiali 4.0”, “Beni immateriali (software 4.0)”, “Investimenti ordinari”.
  • Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design: incentiva le spese di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica ed attività di innovazione e design, finalizzate alla crescita e alla competitività delle imprese, anche in ottica di economia circolare e sostenibilità ambientale. Per le spese sostenute nel 2020, l’agevolazione introduce diverse aliquote in base alla tipologia di investimento.
  • Credito d’imposta Formazione 4.0: sostiene la formazione, finalizzata alla trasformazione tecnologica e digitale, e copre i costi di personale e docenti impegnati nelle attività formative. L’intensità d’aiuto varia in base alla dimensione dell’impresa.

Quindi, bonus raddoppiati per le imprese che investono al Sud.

L’Agenzia delle Entrate conferma, il cumulo tra il credito d’imposta per investimenti in beni da destinare a strutture produttive nel Mezzogiorno e il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, comprensivo dei beni immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0.

Dunque, a conti fatti, le imprese possono ottenere entrambi i benefici e raggiungere fino all’95% di copertura sugli investimenti.

Occasione irrinunciabile per le imprese del Mezzogiorno, le quali avranno enormi opportunità nell’attuare progetti di investimento innovativi.

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Davide Rattacaso

Business Innovation Analyst

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