Comunità Energetiche Rinnovabili: una strada concreta verso gli obiettivi ESG

  • Di Marco Scerbo
    • 07 Mag 2024
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CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono strutture organizzative che riuniscono diversi attori, come cittadini, imprese, istituzioni locali e altri soggetti, per promuovere e gestire l’energia rinnovabile a livello comunitario. Queste comunità si basano sull’idea di decentralizzazione e partecipazione attiva dei cittadini nella produzione, distribuzione e consumo di energia.

Quali sono gli aspetti principali delle Comunità Energetiche Rinnovabili?

Di seguito gli aspetti più interessanti:

  • Produzione energetica locale: Le comunità energetiche rinnovabili spesso investono in tecnologie di energia rinnovabile come pannelli solari, turbine eoliche, impianti di biomassa, e così via, per generare energia pulita localmente. Questo riduce la dipendenza dalle fonti fossili e promuove la sostenibilità ambientale.
  • Condivisione e scambio di energia: Le comunità energetiche spesso creano reti intelligenti (smart grids) che consentono la condivisione e lo scambio di energia tra i membri. Ad esempio, un individuo con un eccesso di energia solare generata dai suoi pannelli fotovoltaici potrebbe venderla o scambiarla con un vicino che ne ha bisogno.
  • Partecipazione democratica: Le decisioni all’interno delle comunità energetiche spesso vengono prese in modo democratico, coinvolgendo i membri nelle scelte riguardanti gli investimenti, la gestione e la distribuzione dell’energia.
  • Benefici economici e sociali: Le comunità energetiche possono portare diversi vantaggi economici e sociali. I membri possono risparmiare sui costi energetici, creare posti di lavoro locali, migliorare la resilienza energetica della comunità e contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.
  • Sviluppo sostenibile: Promuovendo l’energia rinnovabile e la partecipazione comunitaria, le comunità energetiche contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, come quelli stabiliti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il contributo delle Comunità Energetiche Rinnovabili agli obiettivi ESG

Le comunità energetiche rinnovabili stanno guadagnando sempre più popolarità in tutto il mondo come risposta alla necessità di ridurre le emissioni di gas serra, aumentare l’indipendenza energetica e promuovere uno sviluppo sostenibile.

Ciò, fattivamente e soprattutto concretamente, sta supportando il raggiungimento progressivo di obiettivi ESG (Obiettivi Ambientali, Sociali e di Governance) degli stakeholders di territori che le stanno implementando, in diversi modi

Obiettivi Ambientali

  • Riduzione delle Emissioni: Le comunità energetiche rinnovabili promuovono l’uso di energie pulite e rinnovabili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
  • Conservazione delle Risorse: L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili aiuta a preservare le risorse naturali non rinnovabili, come il carbone, il petrolio e il gas naturale.
  • Miglioramento della Qualità dell’Aria: La produzione di energia rinnovabile riduce l’inquinamento atmosferico associato alla combustione dei combustibili fossili, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica.

Obiettivi Sociali

  • Partecipazione Comunitaria: Le comunità energetiche coinvolgono attivamente i membri della comunità nella produzione e nella gestione dell’energia, promuovendo la partecipazione democratica e il senso di appartenenza.
  • Accesso all’Energia: Le comunità energetiche rinnovabili possono garantire un accesso più equo e sostenibile all’energia, specialmente in aree rurali o svantaggiate che potrebbero avere difficoltà nell’accedere ai servizi energetici tradizionali.
  • Creazione di Posti di Lavoro: Lo sviluppo delle energie rinnovabili all’interno delle comunità può generare opportunità di lavoro locali, contribuendo alla crescita economica e al benessere sociale.

Obiettivi di Governance

  • Trasparenza e Responsabilità: Le comunità energetiche rinnovabili spesso operano con processi decisionali trasparenti e partecipativi, garantendo un’adeguata rendicontazione e responsabilità verso i membri della comunità.
  • Gestione Sostenibile delle Risorse: Le pratiche di gestione delle risorse naturali all’interno delle comunità energetiche possono essere orientate verso l’efficienza energetica, il riciclo e la riduzione degli sprechi, promuovendo una governance sostenibile.
  • Sviluppo Locale: Le comunità energetiche favoriscono lo sviluppo economico e sociale a livello locale, rafforzando la resilienza delle comunità e riducendo la dipendenza da fonti energetiche esterne.

Complessivamente, le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un modello innovativo e integrato che può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi ESG, promuovendo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Esempi di applicazione

La concretezza di tale approccio è dimostrata dalla nascita, ad esempio, della prima CER del Comune di Rimini, progetto di partenariato pubblico-privato che ha l’obiettivo di aumentare la produzione sul territorio comunale di energia elettrica da fonte rinnovabile e far sì che questa diventi una risorsa per la collettività.

Con l’istituzione della CER si permette ai membri in condizioni di povertà energetica di far parte di una associazione fra produttori e consumatori di energia e di ottenere una riduzione nella bolletta dell’energia elettrica, attraverso una virtuosa collaborazione tra il pubblico – che mette a disposizione i tetti dei propri immobili comunali – e il privato che si assume i rischi di impresa. 

Si parla di una potenza complessiva installata pari a 1,75 Megawatt e ottenuta senza alcun consumo di suolo, ma solo utilizzando i tetti e le coperture degli edifici comunali.

Il Comune mettendo a disposizione i tetti individuati come idonei, percepisce un primo risparmio derivante dall’autoconsumo dell’energia da fonte rinnovabile prodotta con un doppio beneficio: ambientale, perché si produce e consuma energia green ed economico, con un risparmio in bolletta per l’ente pubblico. Quando il fotovoltaico prodotto è eccedente al consumo del Comune, l’energia prodotta viene immessa nella rete e la sua vendita o il suo contestuale consumo genera due tipologie di incentivi che vanno a beneficio della comunità energetica rinnovabile.

Infatti, nel momento in cui un membro della comunità energetica consuma un Kwh di questa energia eccedente immessa in rete, si genera l’incentivo; ma anche per ogni Kwh di energia eccedente i consumi della CER vi sarà un ricavo. I membri della CER avranno diritto a dividersi, sulla base di specifici meccanismi, l’ammontare totale degli incentivi emessi dal GSE, Gestore dei Servizi Energetici, derivanti dai kwh di energia rinnovabile consumata e dai kwh immessi nella rete e venduti.

Le famiglie aderenti alla CER potranno avere vantaggi derivanti dalla possibilità di consumare energia rinnovabile prodotta e immessa in rete contenendo la propria spesa in bolletta. Tradotto in risparmio economico si stimano incentivi pari a 331 mila euro all’anno da distribuire tra le famiglie aderenti alla CER, per un risparmio medio – che dipende dal prezzo dell’energia nazionale – di 143 euro a famiglia. Rimini resterà un caso isolato? Per fortuna no in quanto sono state recentemente le linee guida ministeriali per favorire la nascita di altre CER anche in piccoli comuni (sotto i 5.000 abitanti), per evitare che tale meccanismo premiale fosse appannaggio solo di realtà urbane importante, il che minimizzerebbe i benefici per il sistema paese.

Favorire la transizione energetica grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili

Le CER sono quindi al centro della vision proposta dal paradigma ESG, fungendo da catalizzatori per un cambio di archetipo nella produzione e nel consumo energetico. Attraverso queste comunità si potrà democratizzare l’accesso all’energia, permettendo a tutti, senza discriminazioni di carattere ‘materiale’, di partecipare attivamente alla transizione energetica. Esse sono alla base di un modello di coesione sociale e di responsabilità collettiva verso il nostro pianeta, evidenziando come l’azione congiunta di pubblico, privato e cittadini possa generare impatti positivi sul piano locale e globale: la sostenibilità tanto auspicata e desiderata da tutti, imprese-famiglia-enti locali.

Author

Marco Scerbo

Innovation Consultant

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