Contratto di sviluppo semiconduttori: stabiliti i termini e le modalità per accedere al fondo

  • Di Centro Studi
    • 24 Apr 2024
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Contratti di sviluppo

Nuovo sportello per sostenere la crescita dei semiconduttori

Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto direttoriale che definisce i criteri e le modalità di accesso al Fondo del Contratto di sviluppo dei semiconduttori.

Negli ultimi mesi l’Unione Europea si è notevolmente impegnata nel voler rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore seguendo la linea già tracciata dal Regolamento sui chip (Chips Act).

L’Italia ha messo a disposizione un Fondo ad hoc, istituito con il Decreto-Legge n. 17, del 1° marzo 2022, arto. 23, comma 1, recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”, finalizzato a promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l’investimenti in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, anche tramite la riconversione di siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti nel territorio nazionale.

Finalmente, pochi giorni fa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un apposito Decreto Direttoriale (dell’11 aprile 2024) con il quale definisce puntualmente le modalità ed i termini di accesso alle risorse stanziate, 3.292.000.000€. Si tratta, sostanzialmente, di un nuovo sportello che si aggiunge a quelli settoriali già previsti dalla disciplina del contratto di sviluppo. La base normativa di riferimento sui cui si muove questo nuovo sportello, pertanto, è comunque quella generale. Ciò che cambia sono gli investimenti ammissibili.

Gli investimenti ammissibili

Quest’ultimi devono avere ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di uno o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o per la tutela ambientale offrendo la possibilità di prevedere anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

In sintesi, i programmi di sviluppo devono perseguire finalità ben mirate:

  • Rafforzare e sviluppare la capacità dell’industria nazionale di produrre semiconduttori di nuova generazione, attraverso la realizzazione di investimenti concernenti le singole fasi che ne compongono il processo di produzione ovvero più fasi del processo in maniera integrata;
  • Contribuire alla crescita e allo sviluppo tecnologico di quelle realtà imprenditoriali che rientrano all’interno della catena di approvvigionamento dei semiconduttori.

Accordo specifico con il MIMIT per gli investimenti sui semiconduttori

Il Decreto precisa che, per investimenti di importo pari o superiori a 50 milioni di euro e quelli per i quali è stata avanzata richiesta di applicazione delle disposizioni contenute nel Chips Act, la concessione delle agevolazioni dev’essere subordinata alla sottoscrizione di uno specifico accordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che effettuerò una preventiva valutazione della proposta basandosi sui seguenti criteri:

  • Ricadute del programma sulla catena del valore dei semiconduttori;
  • Impatto occupazionale proposto (maggiormente orientato vero la crescita e lo sviluppo dell’occupazione qualificata);
  • Ulteriori impegni assunti dalle imprese che dimostrino gli effetti positivi degli investimenti su uno scenario di medio-lungo periodo su uno scenario più ampio che va oltre quello nazionale;
  • Possibilità di trasferire le conoscenze e le competenze su tutto il territorio nazionale;
  • Creare piani per sostenere il bacino di talenti dell’Unione attraverso lo sviluppo e la diffusione di attività di formazione e specializzazione.

L’accordo stipulato con il Ministero dovrà anche regolamentare e prevedere ulteriori aspetti dei programmi quali, ad esempio, le tempistiche di realizzazione ed il piano di erogazione delle agevolazioni previste volto a favorire il più possibile la sostenibilità finanziaria dell’iniziativa.

Apertura sportello

Il nuovo sportello, in conclusione, sarà operativo dalle ore 12:00 del 30 aprile 2024 e le istanze, tra cui anche l’iter di valutazione, sarà affidato ad Invitalia.

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