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La Nuova Sabatini è un’agevolazione volta a sostenere l’accesso al credito di Micro, Piccole e Medie Imprese che investono nell’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali, nuovi di fabbrica.
D’altra parte, la forza motrice delle realtà imprenditoriali italiane risiede da sempre nella possibilità di innovare la propria attività grazie a continui investimenti in nuovi beni, materiali ed immateriali strumentali all’attività svolta.
Garantire un ricambio generazionale dei beni aziendali consente di mantenere alto non soltanto il livello di efficienza produttiva, di sviluppo e di qualità del prodotto finale, ma anche di contribuire alla costante crescita dell’impresa nel suo complesso. Ovviamente tutto questo ha un costo non di poco conto, spesso ingente, indipendentemente dal settore produttivo di riferimento.
La Nuova Sabatini risponde a queste esigenze, vediamo come.
La finalità della Nuova Legge Sabatini è quella di facilitare le imprese nell’ottenere accesso al credito per l’acquisto di nuovi beni strumentali. È opportuno precisare che la concessione del contributo previsto è condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento con le seguenti caratteristiche:
Soddisfatti questi requisiti, l’agevolazione è richiedibile nella forma di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso d’interesse del 2,75% della durata di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento ottenuto dall’impresa.
Ciò che determina, sostanzialmente, l’ammontare dell’agevolazione è il tasso d’interesse che a seconda della tipologia di bene che l’impresa ha intenzione di acquistare, può variare in aumento del 15%. Infatti, la recente Circolare direttoriale n. 410823 del 6 dicembre 2022 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy prevede i seguenti tassi:
Si tratta di un’agevolazione rivolta esclusivamente alle PMI italiane che al momento della presentazione della domanda presentano i seguenti requisiti:
Esulando dalle imprese operanti nei settori agricoli, forestale, zone rurali e della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura per cui sono previsti specifici progetti d’investimento, gli investimenti ammissibili sono:
Rientrano come spese ammissibili tutte quelle riguardanti l’acquisto (anche in leasing finanziario) di beni strumentali nuovi di fabbrica strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi d’investimento per le strutture produttive già esistenti o da realizzare:
E’ strettamente necessario che i beni oggetti dell’agevolazioni risultino correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa e che si tratti, comunque, di beni che soddisfi il requisito dell’autonomia funzionale.
La Circolare n. 410823 del 6 dicembre del 2022, tenuto conto delle modifiche intervenute nel tempo, ha precisato ulteriormente i termini e le modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dei contributi previsto dal decreto interministeriale del 22 aprile 2022 in tema di Sabatini.
L’intento è quello di fornire alle PMI interessate una ricostruzione chiara e precisa degli step necessari per la presentazione corretta delle istanze. Pertanto, si prevede che:
È opportuno precisare che:
Le novità 2023 riguardano quelle relative agli ulteriori finanziamenti ammessi:
La Nuova Sabatini Green supporta le PMI che intendono effettuare investimenti in macchinari a basso impatto ambientale.
Contributo: 3,575%
Spese ammissibili: macchinari, attrezzature e impianti nuovi di fabbrica, finalizzati al miglioramento dell’ecosostenibilità dei propri prodotti o processi produttivi.
La Nuova Sabatini Sud supporta le PMI che intendono effettuare investimenti nelle regioni del Mezzogiorno.
Maxi Contributo: 5,5%
Spese ammissibili nelle regioni: Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Molise, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.
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