EIC Accelerator 2023: il programma dedicato a startup e PMI innovative

  • Di Daniele Verdemare & Matteo Marcat
    • 18 Mag 2023
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EIC Accelerator

L’EIC Accelerator è uno dei programmi di finanziamento più ambiziosi dell’Unione Europea per startup e PMI tecnologiche, che vogliono sviluppare tecnologie innovative e dirompenti.

Il principale obiettivo del programma è quello di sostenere le imprese dell’Unione Europea nello sviluppo delle loro innovazioni fino al go-to-market sul mercato globale, offrendo finanziamenti sostanziosi e servizi di coaching e mentoring.

Il programma è stato introdotto nel 2019 come parte del programma quadro per la ricerca e l’innovazione dell’UE, noto come Horizon Europe, ed è stato progettato per accelerare la commercializzazione di innovazioni avanzate.

L’EIC Accelerator aiuta startup e/o PMI a trasformare la loro idea imprenditoriale in un prodotto, servizio o processo pronto per il mercato, in linea con la strategia di crescita dell’azienda. Le attività possono comprendere, ad esempio, prove, prototipi, convalide, dimostrazioni e test in condizioni reali e riproduzioni sul mercato. Attraverso il finanziamento, l’acceleratore aiuterà gli innovatori ad attrarre l’intero ammontare degli investimenti necessari per lo scale-up in un periodo di tempo più breve.

EIC Accelerator: le tipologie di finanziamento

L’EIC Accelerator interviene a sostegno delle imprese attraverso due tipologie di contributo a seconda del grado di maturità tecnologica della proposta, ed in funzione degli obiettivi strategici della startup o della PMI. In particolare, l’EIC interviene attraverso due meccanismi di finanziamento: Grant ed Equity. Le imprese che presenteranno un progetto attraverso l’EIC Accelerator potranno scegliere tra l’opzione solo Grant, che prevede un cofinanziamento fino al 70% delle spese ammissibili tra 500.000€ e 2.500.000€, oppure l’opzione blended finance (mista), che prevede, oltre il contributo previsto nel Grant, anche l’ingresso dell’EIC nella società attraverso strumenti di equity o quasi-equity fino a 15.000.000€ (eventuali richieste superiori o inferiori devono essere debitamente giustificate).

La scelta di una delle due opzioni dipende anche dal tipo di attività previste dal progetto: mentre le proposte con attività dal TRL 5 fino a TRL 8 potranno essere finanziate mediante Grant o mediante l’opzione di finanziamento misto, le attività vicine al mercato (TRL 9) possono essere finanziate solo mediante equity. Perché si possa ricevere supporto anche per questo tipo di azioni, dunque, occorre dare il proprio esplicito consenso in fase di proposta.

Come detto il contributo massimo ottenibile attraverso la fase di Grant non può superare il 70% dei costi di progetto con un massimo di spesa pari a 2.500.000 €, quindi l’impresa proponente dovrà dimostrare la propria capacità di disporre di altre risorse a copertura delle attività sopra il TRL 8.

L’equity fornito all’impresa potrà essere utilizzato anche per coprire il 30% di cofinanziamento necessario alla realizzazione delle attività per il raggiungimento del TRL 5/8, finanziate dal Grant al 70%. Nel caso si richieda supporto solo attraverso Grant, le imprese dovranno dimostrare di avere la capacità economica-finanziaria per sostenere il 30% non coperto da contributo.

Presentazione della domanda: alcune specifiche

Le imprese dovranno dettagliare già in fase di sottomissione quali attività sono supportate dal Grant e, anche per proposte che richiedano solo Grant, quali attività a TRL 9 sono previste da progetto, dimostrando l’intenzione e la capacità del beneficiario di arrivare al mercato e l’impatto atteso della proposta.

L’attribuzione del TRL alle attività previste nel progetto sarà soggetta alla valutazione degli esperti durante i 2 step del processo di valutazione e la classificazione finale sarà effettuata durante l’intervista a Bruxelles, sulla base delle informazioni contenute nel progetto e gli ulteriori dettagli e spiegazioni emersi durante l’intervista.

Come partecipare al bando?

Il processo di partecipazione al bando consta delle seguenti fasi:

  • Presentazione della Short Proposal;
  • In caso di esito positivo, presentazione della Full Proposal, che garantisce supporto anche da parte dei business coach dell’EIC per sviluppare un business plan dettagliato;
  • In caso di valutazione positiva, colloquio face-to-face con la giuria EIC;
  • L’ultima fase è quella dedicata alla negoziazione del contratto per la sovvenzione Grant, e alla seguente due diligence per la sovvenzione di investimento.

Come per tutti gli strumenti EIC, anche l’EIC Accelerator prevede da un lato una open call, che non definisce delle priorità tematiche in cui presentare le proposte progettuali, e dall’altro delle call tematiche ripartite in challenge, che puntano a finanziare progetti su specifici ambiti tecnologici identificati in base alle priorità dalla Commissione europea.

  • EIC Accelerator Open
  • EIC Accelerator Challenges

EIC Accelerator Open

Tale modalità è aperta a tutte le aree tecnologiche e settori di attività; dunque, le imprese possono presentare proposte innovative in qualsiasi campo, a condizione che dimostrino un alto potenziale di impatto e scalabilità a livello europeo. L’acceleratore EIC si concentra sulle innovazioni che si basano su scoperte scientifiche o tecnologiche (deep tech) e per le quali è necessario un finanziamento significativo per un lungo periodo di tempo prima di poter generare ritorni (patient capital).

EIC Accelerator Challenges

Tale modalità di partecipazione invece è incentrata su specifici settori e sfide tecnologiche rilevanti per l’UE. Le sfide dell’acceleratore sono state individuate in aree in cui le tecnologie di punta o le innovazioni rivoluzionarie sviluppate da start-up o PMI possono avere un impatto importante sugli obiettivi dell’UE. Nel 2023, questi obiettivi comprendono: REPowerEU, sicurezza alimentare, Roadmap delle tecnologie industriali, Health Emergency Response Authority (HERA) e alcune missioni del programma Horizon Europe.

In particolare, risultano per la fiscalità 2023 le seguenti call:

  • Nuovi test basati su biomarcatori per guidare il trattamento personalizzato del cancro;
  • Decontaminazione di aerosol e superfici per la gestione delle pandemie;
  • Accumulo di energia;
  • Nuova Bauhaus europea e digitalizzazione di architettura, ingegneria e costruzione per la decarbonizzazione;
  • Componenti emergenti di semiconduttori o tecnologie quantistiche;
  • Nuove tecnologie per un’agricoltura resiliente;
  • Tecnologie e servizi spaziali innovativi e orientati al cliente.

Author

Daniele Verdemare & Matteo Marcat

Senior Grants Consultant & Financial Analyst

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