E-Health: Il ruolo cruciale dei Sistemi Informativi Sanitari

  • Di Mehdi Rabbal
    • 04 Apr 2024
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Healthcare

Nei meandri complessi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), i flussi informativi rappresentano l’ossatura fondamentale su cui si regge l’intero sistema. Definiti formalmente come Sistemi Informativi Sanitari (SIS), questi flussi forniscono un quadro dettagliato delle prestazioni, dei servizi e degli interventi delle varie strutture sanitarie sul territorio nazionale. I flussi informativi costituiscono un vasto insieme di dati ed indicatori essenziali per comprendere il funzionamento dei servizi offerti dal SSN.

Ogni azienda sanitaria produce una notevole quantità di dati attraverso il proprio sistema informativo, che può variare in organizzazione e struttura da una realtà all’altra. Il ruolo primario di tali sistemi è quello di fornire informazioni affidabili, aggregate e facilmente gestibili, indispensabili per prendere decisioni appropriate a tutti i livelli: di pianificazione, gestionale ed operativo.

In ambito sanitario, i sistemi informativi rivestono un’importanza cruciale, coinvolgendo tutte le professioni e i livelli all’interno del sistema. Essi si prestano a una serie di funzioni fondamentali:

  • Documentare il ricovero del paziente in ospedale, il suo decorso e i Piani Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA);
  • Identificare e consentire la tracciabilità delle attività sanitarie;
  • Fornire informazioni dettagliate agli operatori sanitari per la gestione delle attività cliniche;
  • Supportare la ricerca scientifica e la didattica nel settore sanitario;
  • Consentire la valutazione retrospettiva delle prestazioni erogate.

Le tipologie di Sistemi Informativi Sanitari

I flussi informativi sono presenti in tutte le regioni italiane, ognuna con le proprie specificità e priorità di analisi. Tuttavia, alcuni sistemi informativi sono standardizzati e diffusi su tutto il territorio nazionale. Tra questi, il più noto è il sistema DRG (Diagnoses Related Group), noto in Italia come ROD (Raggruppamento Omogeneo di Diagnosi). Il DRG classifica i pazienti dimessi dagli ospedali in gruppi omogenei, basandosi sulle risorse impiegate per ciascun malato e definendo le tariffe di rimborso economico da parte delle regioni.

Altri sistemi informativi di ampio utilizzo includono quello riguardante l’emergenza sanitaria (118 e Pronto Soccorso), la Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) e molti altri, che coprono un’ampia gamma di settori, tra cui la riabilitazione, la specialistica ambulatoriale, la farmaceutica territoriale e le cure palliative.

Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario

Il Decreto 23 maggio 2022, n. 77, del Ministero della Salute, ha segnato un momento significativo nell’evoluzione del sistema sanitario italiano. Questo decreto ha adottato il “Regolamento recante procedure per l’interconnessione a livello nazionale dei sistemi informativi su base individuale del Servizio sanitario nazionale, anche quando gestiti da diverse amministrazioni dello Stato“, con l’obiettivo di riformare e migliorare i Sistemi Informativi Sanitari (SIS) in Italia.

La motivazione principale di questa riforma è stata la necessità di creare un Sistema Informativo Sanitario unificato a livello nazionale, rispondendo all’esperienza della pandemia e affrontando la presenza di sistemi informativi parziali e non interconnessi. Questo cambiamento è stato pensato per migliorare la pratica clinica e l’assistenza sanitaria, consentendo un accesso rapido ai dati sanitari, il monitoraggio in tempo reale della situazione sanitaria e facilitando l’attività di ricerca nel settore. Attualmente, esistono diversi sistemi informativi sanitari parziali e non interconnessi gestiti da diverse istituzioni, tra cui il Ministero della Salute, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco, l’ISTAT, le Regioni, le Province autonome e il settore privato.

Cosa prevede la riforma del Sistema Informativo Sanitario

La proposta di riforma si concentra sul coordinamento e la razionalizzazione dei SIS, con un focus particolare sull’uso clinico, sulla sanità pubblica, sulla valutazione della qualità ed efficacia e sulla ricerca. Si prevede inoltre una revisione della normativa sulla tutela dei dati personali per favorire la circolazione dei dati e stabilire regole chiare per la pseudonimizzazione e anonimizzazione. Le componenti chiave della riforma includono il coordinamento e la gestione dei processi di acquisizione, conservazione e accessibilità dei dati, insieme a una componente tecnica per garantire la qualità, l’armonizzazione, l’interconnettività, l’interoperabilità e la sicurezza dei dati. Si prevede anche la definizione di una modalità univoca di coordinamento di tutte le iniziative sui SIS a livello nazionale.

Il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) sarà responsabile di funzioni cruciali come la prevenzione primaria e secondaria, la presa in carico dei processi clinici e di sanità pubblica, la ricerca clinica ed epidemiologica e la governance nel settore sanitario. In termini di legislazione e regolamenti, è stata istituita una base legale per il Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) e è stato creato un regolamento sull’interconnessione per abilitare l’interconnessione a livello nazionale dei SIS. È inoltre prevista la creazione di un archivio nazionale basato su HL7 FHIR per il Fascicolo Sanitario Elettronico entro il 2026.

Alcuni esempi di integrazione con i sistemi informativi sanitari

Il documento suggerisce che la riforma dei SIS dovrebbe essere guidata dalle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dovrebbe affrontare le sfide emergenti come la medicina di precisione e la “smart health“. Inoltre, si pone l’attenzione sulla necessità di garantire la tutela dei dati personali nel rispetto del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Ci sono diversi modi in cui un’azienda potrebbe usufruire del cambiamento al NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sanitario) per migliorare l’efficienza, la qualità del servizio e l’esperienza del paziente.

Di seguito sono elencati alcuni modi e alcuni software che potrebbero essere sviluppati per interconnettere i macchinari o i sistemi informatici aziendali al nuovo sistema informativo sanitario:

Gestione delle cartelle cliniche digitali

Un’azienda potrebbe sviluppare software per integrare e gestire le cartelle cliniche digitali dei pazienti all’interno del NSIS. Questo potrebbe includere funzionalità per l’aggiornamento delle informazioni mediche, l’accesso sicuro ai dati dei pazienti e la condivisione delle informazioni tra i diversi reparti.

Monitoraggio remoto dei pazienti

Sviluppare applicazioni o software che consentano il monitoraggio remoto dei pazienti attraverso dispositivi medici connessi al NSIS. Questo potrebbe includere la trasmissione in tempo reale di dati vitali, segnalazioni di anomalie e avvisi agli operatori sanitari in caso di emergenza.

Integrazione dei dati dei laboratori

Creare strumenti software per l’integrazione dei dati dei laboratori, consentendo agli operatori sanitari di accedere facilmente ai risultati dei test di laboratorio e di interpretarli in modo rapido ed efficiente.

Sistema di pianificazione delle risorse

Sviluppare un sistema di pianificazione delle risorse che integri i dati dei pazienti, i calendari degli appuntamenti e le risorse umane e materiali disponibili all’interno dell’azienda. Questo consentirebbe una pianificazione ottimale delle risorse e una gestione efficiente degli appuntamenti.

Telemedicina

Sviluppare piattaforme o applicazioni per la telemedicina che consentano ai medici di condurre visite virtuali con i pazienti, integrando i dati dei pazienti direttamente nel NSIS e fornendo un’esperienza di cura integrata e personalizzata.

Gestione delle prescrizioni e delle terapie

Creare software per la gestione delle prescrizioni e delle terapie che integri i dati dei pazienti, consentendo agli operatori sanitari di prescrivere farmaci in modo sicuro e monitorare l’aderenza del paziente alla terapia.

Sistemi di supporto decisionale clinica

Sviluppare sistemi di supporto decisionale clinica che utilizzino algoritmi e intelligenza artificiale per analizzare i dati dei pazienti e fornire raccomandazioni cliniche personalizzate agli operatori sanitari.

Questi sono solo alcuni esempi di come un’azienda potrebbe sfruttare il cambiamento al NSIS per migliorare i propri processi e servizi, sfruttando alcuni strumenti agevolativi quali il Credito di imposta per innovazione tecnologica, tale da permettere di sviluppare software e soluzioni che siano interoperabili e in grado di integrarsi in modo fluido con il nuovo sistema informativo sanitario, garantendo al contempo la sicurezza e la privacy dei dati dei pazienti.

Author

Mehdi Rabbal

Technical Analyst

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