In arrivo il Decreto sulle certificazioni per attività di R&am...
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha firmato il decreto del Presidente del Consiglio ...
“Le Benefit Corporation sono aziende che hanno un doppio scopo e avranno risultati economici migliori di tutte le altre aziende”
– Robert Shiller, Premio Nobel per l’Economia 2013
Il XXI secolo si sta rivelando a tutti gli effetti il secolo della sostenibilità: mai prima d’ora infatti era stata posta così tanta enfasi sulle questioni ambientali e sociali, ma soprattutto sull’impatto che le aziende possono avere sul pianeta e sulla vita delle persone.
L’attenzione su queste tematiche è tale che è stata stilata dall’ONU l’Agenda 2030, ovvero un programma d’azione contenente 17 obiettivi di sviluppo sostenibile – a livello economico, sociale ed ecologico – da raggiungere entro il 2030 a livello globale. Questi obiettivi mirano a porre fine alla povertà, lottare contro l’ineguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani; insomma, tutte questioni sempre più care ormai alla maggior parte dei consumatori.
Da una ricerca condotta da IBM Institute for Business Value infatti, è emerso che almeno 6 intervistati su 10 dichiarino di “essere disposti a cambiare le loro abitudini di acquisto per ridurre l’impatto ambientale”. Le esigenze e le preferenze di consumo si sono spostate dunque su un modo di fare business che non sia puramente in un’ottica di guadagno ma di creazione di valore e di impatto positivo sulla società.
Da questi principi nascono le Benefit Corporation, un movimento di aziende virtuose e innovative che rappresentano l’evoluzione del concetto di fare business e che includono tra gli obiettivi aziendali una duplice finalità: di profitto, tipico del mondo for profit, e di impegno sociale e ambientale, tipico di quello no profit.
Queste società credono nella responsabilità, nella trasparenza e nell’interdipendenza, sostengono l’innovazione e la creazione di benessere, soddisfacendo i più alti standard al mondo di performance sociale, ambientale ed economica.
Intraprendere questo percorso pone le aziende di fronte a nuove sfide in virtù dell’impegno sociale e ambientale richiesto. Le B-Corp, per esempio, hanno l’obbligo di nominare un responsabile che si occupi del controllo e della gestione dell’impatto sociale e ambientale prodotto dall’azienda e di stilare in maniera trasparente e completa le proprie attività attraverso una relazione annuale di impatto, includendo le azioni svolte, i piani e gli impegni futuri sia verso gli azionisti che i consumatori.
Allo stesso tempo però, porta con sé numerosi benefici in termini di business e produttività come ad esempio una maggiore differenziazione sul mercato, il miglioramento della reputazione aziendale e l’aumento della capacità di attrarre nuovi investimenti e talenti. Ciò avviene soprattutto nei settori in cui le scelte di trasparenza, responsabilità e sostenibilità vengono maggiormente premiate dai consumatori: food & beverage, moda e lusso.
Ma come si diventa una B-Corp?
Per farlo, è necessario compilare il B Impact Assessment (BIA), sviluppato dall’azienda no profit B-Lab e scelto dalle Nazioni Unite come strumento per aiutare le aziende a valutare, confrontare e migliorare le proprie performance rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Il questionario misura l’impatto iniziale dell’azienda su 5 aree tematiche:
Solo il 3% delle aziende che affrontano il BIA riescono ad ottenere la certificazione B Corp, ad oggi, se ne contano circa 80 in Italia e 2500 nel mondo.
Diventare una B-Corp vuol dire quindi entrare a far parte di un movimento di aziende diverse per storia, settore e dimensione, pronte ad unire le proprie forze in direzione di un obiettivo comune: creare una prosperità durevole e condivisa per la società.
I nostri articoli
Vedi altro arrow_forwardIn arrivo il Decreto sulle certificazioni per attività di R&am...
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha firmato il decreto del Presidente del Consiglio ...
Sustainability Manager: tra Innovazione e Sostenibilità
Accompagnare l’organizzazione verso una transizione sostenibile. Di cosa si occupa e come nasce l...
Smart&Start: come Invitalia sostiene l’ecosistema innovati...
È risaputo che il tasso di fallimento di una startup nei primi anni di vita sia molto elevato, pe...
Fondo per la transizione industriale: cos’è e come accedere
Fondo per la transizione industriale: 300 milioni di euro per favorire l'adeguamento alle politic...