Uno strumento a supporto della crescita delle startup e di nuovi business aziendali: il business model canvas

  • Di Marco Scerbo
    • 07 Ott 2020
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Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo…”. Questo motivetto, di una vecchia canzone, riflette la classica situazione durante la quale, spesso, nascono idee brillanti e geniali. Succede di solito tra colleghi, magari durante un pranzo o una cena, che si esordisca con la domanda: “Ma se provassimo a proporre questa idea al capo? ”, generando così una discussione che porta a schiarirsi le idee, capendo che c’è del buono in ciò che la mente in un tour de esprit (per dirla alla Pascal) ha partorito. E così, tra una chiacchera e l’altra, altri colleghi continuerebbero: “Scusa, ma tu come gliene parleresti al capo per convincerlo in poco tempo della bontà delle tue azioni? ”.                                                                                          

Ed è su questa frase che ci vogliamo soffermare, per introdurre ciò che sarà argomento di questo articolo: i sistemi di formalizzazione e comunicazione rapida di un modello di business, ovvero il Business Model Canvas.

Un Business Model Canvas è un modello di gestione strategica e di avvio snello per lo sviluppo di nuovi prodotti o per l’aggiornamento di business esistenti, la cui struttura è divenuta obsoleta. Si tratta di un grafico con elementi che descrivono la proposta di valore, la modalità di relazione instaurata con i clienti, i segmenti di clientela interessati, i canali di comunicazione, le risorse chiave per le realizzazione di quel prodotto, le attività chiave, i partner chiave, il flusso dei ricavi e la struttura dei costi.

Questi elementi costituiscono 9 aree tra di loro interconnesse, che aiutano ad esprimere sinteticamente un modello di business, in maniera semplice e veloce; questo modello può essere adoperato sia da startupper per comunicare la propria idea innovativa a investitori o banche, sia da dipendenti intraprendenti che parlando di un aggiornamento del modello di business dei loro prodotti vogliano anche fare una buona impressione ai loro superiori.

Questo strumento, ideato da Alexander Osterwalder nel 2005, ha pian piano sostituito le relazioni tecniche, che per dimostrare l’efficacia del loro business proponevano fredde analisi costo – beneficio. Tramite un Canvas è possibile infatti non solo presentare l’efficacia economica di un nuovo prodotto o di un nuovo modello di business, l’analisi costi benefici infatti non viene sostituita ma ampliata da una descrizione sintetica e visiva dell’intero processo, che porta a generare flusso di ricavi e struttura dei costi, partendo dalla proposta di valore del nuovo prodotto e passando per le relazioni chiave e le modalità di comunicazione con i clienti, vero e proprio cuore del percorso di strutturazione del modello.

In questi quindici anni la diffusione è stata virale, tanto da spingere Osterwalder ad aggiungere un’ulteriore strumento descrittivo del business che si concentra specificatamente sul blocco iniziale, quello della Proposta di Valore o Value Proposition, argomento che sarà trattato in un prossimo articolo.

Marco Scerbo Senior Innovation Consultant – Leyton Italia

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Marco Scerbo

Senior Innovation Consultant

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