Sfide e prospettive del settore metalmeccanico italiano nel 2024

  • Di Massimo Fazio Baffo
    • 04 Jun 2024
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settore metalmeccanico

Da quando è scoppiata la pandemia di Covid nel 2020, il settore metalmeccanico italiano ha dovuto affrontare crisi e minacce sempre più frequenti per mantenere alte la produzione e la competitività in un contesto economico sempre più instabile.

I dati del settore metalmeccanico

L’analisi dei dati di fine 2023 della 169ª indagine congiunturale di Federmeccanica, resa pubblica lo scorso marzo 2024, fornisce una visione dettagliata delle dinamiche del settore e delle criticità incontrate nell’ultimo trimestre dello scorso anno.

Il 2023 ha visto un rallentamento della produzione e delle esportazioni nel comparto metalmeccanico, influenzato da molteplici fattori quali conflitti geopolitici, tassi di interesse e inflazione elevati, problemi nelle catene di approvvigionamento. Questo contesto ha complicato notevolmente l’operatività delle imprese metalmeccaniche italiane, con una diminuzione dell’1% della produzione metalmeccanica nel quarto trimestre del 2023 rispetto all’anno precedente. Settori come la metallurgia, la produzione di prodotti in metallo e di macchine e apparecchi elettrici hanno registrato cali significativi, mentre altri settori come la produzione di mezzi di trasporto e di autoveicoli hanno mostrato maggiore resilienza.

Esportazioni e contesto internazionale

Le esportazioni metalmeccaniche hanno subito un rallentamento nel 2023 rispetto agli anni precedenti, con un aumento del solo 2,7% rispetto all’anno prima, in netto calo rispetto al +14,5% registrato nel 2022. Le tensioni geopolitiche globali hanno influito negativamente sugli scambi internazionali, con una diminuzione delle vendite all’estero nel quarto trimestre del 2023. Il conflitto russo-ucraino continua a influenzare l’attività economica, con il 37% delle imprese italiane che ancora a fine 2023 risentiva degli effetti della guerra. La situazione, inoltre, è stata ulteriormente peggiorata dal riacutizzarsi della crisi in Medio Oriente e nel Mar Rosso.

Va anche considerato che, mentre alcune economie europee come Francia e Spagna si sforzano di mantenere una crescita stabile, la Germania, fondamentale partner commerciale per l’Italia, affronta una recessione che potrebbe impattare sull’export italiano, contribuendo così alla riduzione complessiva della produzione nel nostro settore metalmeccanico.

L’indagine trimestrale di Federmeccanica evidenzia una sostanziale debolezza dell’attività produttiva italiana nel quarto trimestre 2023 e segnali non del tutto positivi per il primo trimestre 2024, basati sull’incertezza e su previsione di bassa crescita, con alcune imprese che si aspettano addirittura una contrazione dei livelli di produzione e occupazione. La competitività del settore è in forte discussione, con oltre il 60% delle imprese che ha un Margine Operativo Lordo sul fatturato inferiore al 10%.

Affrontare la crescita nel settore metalmeccanico

Per affrontare le sfide attuali e promuovere la crescita nel settore, è cruciale adottare azioni immediate attraverso un impegno congiunto tra aziende e governo. È incoraggiante notare che il 72% delle imprese prevede di realizzare investimenti nei prossimi sei mesi, con una chiara enfasi sulla tecnologia e la digitalizzazione (23%) e la ricerca e sviluppo (21%), segno tangibile della determinazione del settore privato a innovare e crescere.

PNRR e Transizione 5.0

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e poi anche Transizione 5.0 rappresentano, in questo senso, un’occasione fondamentale per sostenere la crescita economica italiana nel 2024 e oltre. Tuttavia, è basilare valutare attentamente l’impatto di questi piani, considerando la loro natura pluriennale e le complesse sfide economiche che ancora ci troviamo ad affrontare. L’Italia dovrà fare affidamento sulla diversificazione economica e su politiche mirate quali gli investimenti nell’innovazione e nella transizione energetica, per aiutare le sue imprese a superare gli ostacoli attuali. È essenziale che l’Italia mantenga un approccio flessibile e adattabile per affrontare le mutevoli condizioni del mercato globale.

È vero che da un lato l’aumento dei costi di produzione sta mettendo sotto pressione la redditività delle imprese e che il settore metalmeccanico europeo sta affrontando sfide strutturali significative, come la transizione energetica e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, dall’altro lato, il governo può fornire un sostegno, caratterizzato da chiarezza e una programmazione definita, per aiutare il settore a superare con successo queste sfide. In questo senso, il Piano Transizione 5.0, se gestito efficacemente superando le difficoltà iniziali date da ritardi e complessità normativa, può svolgere un ruolo chiave nel catalizzare la ripresa economica del settore.

Gli investimenti in Italia, infatti, continuano a mostrare un trend di crescita, nonostante le sfide. Per questo motivo il Piano Transizione 5.0 può contribuire a mitigare le pressioni sulle imprese e a garantire un ambiente favorevole per la crescita, anche alla luce degli oltre 6 miliardi di euro stanziati.

Le opportunità future

In conclusione, nonostante le sfide incontrate nel corso del 2023, il 2024 si profila come un’opportunità per il settore metalmeccanico italiano. È essenziale agire prontamente per invertire la tendenza e promuovere la crescita e la competitività delle nostre imprese. Questo richiede un impegno congiunto tra governo e imprese, volto ad investimenti mirati in tecnologia e digitalizzazione, all’adozione di strategie di internazionalizzazione e a politiche che favoriscano la transizione energetica. Queste iniziative non solo ottimizzano i processi interni e riducono i costi di produzione ma offrono anche un vantaggio differenziale sul mercato, aprendo le porte a un’epoca di innovazione senza precedenti nel settore.

Sebbene ci siano ancora ostacoli da superare, segnaliamo con soddisfazione alcuni segnali positivi, come la crescita del PIL nel primo trimestre del 2024 e la riduzione dell’inflazione. È necessario prestare attenzione al contesto economico internazionale, sottolineando l’importanza di perseguire con determinazione l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), fondamentale per sostenere la crescita economica attraverso investimenti mirati in tecnologie digitali ed efficienza energetica.

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Massimo Fazio Baffo

Senior Innovation Consultant

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