Last call EIC Accelerator per il 2020 e l’inizio di Horizon Europe

  • Di Giuseppe Mele
    • 15 Ott 2020
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Il programma Horizon 2020 è ormai agli sgoccioli e lo scorso 7 ottobre è stata l’ultima occasione del 2020 per partecipare al programma pilota EIC Accelerator, precedentemente conosciuto come SME Instrument, strumento pilota finalizzato a supportare lo sviluppo e l’ingresso nel mercato di innovazioni ad alto rischio e alto potenziale sviluppate da start-up e PMI.

I numeri dell’ultima cut-off sono stati senza precedenti, con 4200 proposte progettuali presentate e più di 1700 aziende che hanno richiesto supporto nella forma del blended finance (contributi a fondo perduto + equity).

La richiesta complessiva di supporto per progetti altamente innovativi con prospettive di mercato dirompenti è stata maggiore di 15 miliardi di euro.

Le proposte progettuali sono state presentate da start-up e PMI provenienti da più di 48 paesi, con una grande partecipazione in particolare di Italia (457), Spagna (396), Israele (386), Germania (358) e Francia (305). I progetti presentati coprono un ampio numero di aree tematiche che includono Health (952 proposte), ICT (724), Engineering (623), Energy (343), Construction and Transport Networks (263).

Inoltre, è stato anche raggiunto un incoraggiante incremento del numero di proposte presentate da donne innovatrici e i dati indicano che la quota di aziende partecipanti con un CEO donna è pari a circa il 20% del totale.

Tutte le proposte presentate entreranno ora nella procedura di valutazione, che prevede in prima battuta la valutazione del progetto da parte di esperti indipendenti. I partecipanti le cui proposte otterranno il miglior punteggio saranno invitate a presentare il proprio pitch davanti a una giuria di esperti tecnici, investitori e imprenditori.

Mentre H2020 si avvia verso la sua fine, è già il momento di guardare al prossimo programma quadro Horizon Europe che coprirà il periodo 2021-2027.

All’interno del nuovo programma troverà nuovamente spazio, visto il successo ricevuto, l’EIC Accelerator con alcune significative semplificazioni sul processo di partecipazione e un budget di maggiori dimensioni.

In attesa della pubblicazione dei programmi ufficiali, alcune indiscrezioni possono aiutare a fare luce sulle nuove modalità di partecipazione, come ad esempio l’introduzione di una fase preliminare alla presentazione della proposta progettuale completa e un diverso schema delle forme di finanziamento.

Sul primo punto sarà prevista una short application aperta senza soluzione di continuità per tutto il periodo di programmazione. L’esito della valutazione di tale fase porterà al respingimento della proposta progettuale, alla richiesta di presentare una short application modificata o all’invito a presentare una proposta progettuale completa. Potrebbe sembrare un cambiamento minore, ma la scelta di introdurre tale fase preliminare consente ai partecipanti di ricevere un feedback prima di investire tempo e risorse in un’attività molto impegnativa e ai valutatori di focalizzarsi sulle proposte a maggior valore aggiunto.

Sul tema delle forme di finanziamento, con il nuovo programma quadro i partecipanti dovranno sempre richiedere, tranne alcune eccezioni, supporto nella forma del blended finance, mentre ora la richiesta di partecipazione in equity rappresenta solo un’opzione facoltativa.

Ad ogni modo, per completare il puzzle di Horizon Europe manca ancora qualche tassello da mettere al posto giusto.

Dopo l’approvazione del fondo Next Generation EU (i.e. Recovery Fund) che ha generato impatti notevoli sul budget inizialmente proposto per Horizon Europe (-14%, attestandosi su circa 80,9 miliardi di euro), la scorsa settimana il Consiglio, ovvero i rappresentati dei governi degli Stati Membri, ha raggiunto l’accordo sul nuovo programma, segnando un decisivo passaggio verso la sua approvazione definitiva.

Ora non manca che riprendere i negoziati interistituzionali tra Consiglio, Parlamento e Commissione per trovare un accordo sugli ultimi punti in sospeso, in particolare sulla ripartizione del bilancio tra le diverse componenti di Horizon Europe e magari trovare insieme una soluzione per aumentare gli stanziamenti economici, così come richiesto da diversi soggetti, come il Parlamento UE e il mondo della ricerca universitaria.

Giuseppe Mele
Key Account & European Funds Manager – Leyton Italia

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Giuseppe Mele

Key Account & European Funds Manager

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