Industria della Salute: opportunità e sfide in ambito europeo

  • Di Sara Piccolo
    • 28 Apr 2021
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La filiera della salute in Italia contribuisce per il 10,7% al PIL nazionale ed occupa oltre 2,4 mln di addetti in attività ad alto tasso innovativo e valore aggiunto. Essa rappresenta pertanto una vera e propria “industria” che, oltre a contribuire in modo determinante all’efficacia delle cure per i cittadini, rappresenta una delle principali aree di sviluppo dell’economia.

Data la strategicità del comparto, le politiche attuate a livello regionale, nazionale ed europeo mirano a supportarne lo sviluppo e ad incrementarne la sostenibilità e la competitività.

A conferma di quanto detto, a fine aprile 2021 verrà adottato formalmente Horizon Europe, il nuovo programma quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione che, con una dotazione di 95,5 miliardi di euro, mira a risolvere le principali sfide sociali – lotta al cancro, protezione degli oceani, città più verdi, garanzia della salute del suolo e del cibo – diventando un punto di riferimento per l’Industria della Salute.

Il programma si articola in una serie di strumenti e strategie che contribuiscono sinergicamente a creare le condizioni favorevoli a realizzare un ambizioso obiettivo: trasformare la leadership europea nella scienza, in leadership nell’innovazione e nell’imprenditoria.

La rinnovata struttura del programma pluriennale prevede 3 pilastri dedicati all’eccellenza scientifica, alle sfide globali e alla cosiddetta “Europa Innovativa”.

Gli investimenti saranno destinati allo sviluppo di approcci, strumenti e tecnologie per la digital transformation del settore sanitario. Allo stesso tempo, la metodologia utilizzata – strategica e multidisciplinare – permetterà di agire anche su un altro livello, quello della prevenzione, intesa come promozione del benessere (per ogni fascia di età) e protezione da rischi di varia natura, con un’attenzione specifica per quelli di natura ambientale.

Tra le missioni specifiche che Horizon Europe ha scelto di affrontare, come già menzionato, rientra Mission Cancer che mira a promuovere soluzioni, azioni e collaborazioni volte a realizzare gli obiettivi di prevenzione, diagnosi precoce e migliore qualità di vita a seguito dei trattamenti terapeutici.

In concreto, quali sono le opportunità introdotte con Horizon Europe e a chi saranno destinate?

L’Industria della Salute rappresenta un panorama molto vasto e variegato, ne fanno parte i ricercatori ma anche le aziende innovative, impegnate nello sviluppo di soluzioni deep-tech.

I primi si occupano di ricerca base ed applicata presso centri di ricerca e istituti clinici. A loro sono dedicati gli strumenti relativi al primo pilastro (“l’eccellenza scientifica”), come nel Consiglio Europeo per la Ricerca e nel Programma di azioni Marie Sklodowska-Curie.

Le seconde, invece, permettono di compiere un vero e proprio salto in avanti nella promozione della salute. Per sostenere e supportare questa realtà con strumenti specificamente pensati, si è scelto di raggruppare sotto l’egida del terzo pilastro (“Europa Innovativa”) lo European Innovation Council – Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia – oltre agli ecosistemi europei dell’innovazione.

Gli strumenti messi a disposizione si prestano a sfide ed iniziative a diversi livelli di avanzamento, con possibilità di  presentare progetti: bottom-up (ovvero non legati ad obiettivi pre-determinati), in forma collaborativa o autonoma (in funzione delle dimensioni aziendali e del technology readiness level in cui si trova l’attività).

Al fine di promuovere la leadership nell’imprenditoria e nell’innovazione, le PMI, le start-up e le mid-cap, potranno accedere non solo a contributi a fondo perduto, ma anche a contributi in equity con l’obiettivo di tracciare una strategia di medio periodo che consenta loro di affrontare e superare più efficacemente le sfide del mercato.

Per quanto riguarda invece le grandi imprese, Horizon Europe prevede la possibilità di partecipare a progetti collaborativi con l’obiettivo di accedere a benefici che vanno ben oltre i contributi a recupero delle spese sostenute. Parliamo, nello specifico, dell’Innovation Action e del Research and Innovation Action. Questi progetti mirano a promuovere lo sviluppo di collaborazioni, scambi e reti transnazionali, attrarre i migliori talenti, aumentare la visibilità per attività di ricerca e d’avanguardia nonchè creare nuove opportunità di mercato.

L’eccellenza scientifica e tecnologica sono dunque, senza dubbio, i driver fondamentali per tutti gli stakeholders che operano nell’Industria della Salute. Per vincere la sfida dell’innovazione, però, è fondamentale lavorare all’interno di un network, mettendo a fattor comune know-how, competenze e approcci diversi. Contestualmente, è fondamentale portare avanti puntuali analisi di mercato e valutazioni di sostenibilità, redditività e competitività per riuscire a definire con precisione gli obiettivi e le strategie industriali da intraprendere, sia quando si agisce con fondi propri, sia quando si sceglie di richiedere un contributo proponendo un’idea progettuale.

Sara Piccolo
Business Innovation Analyst – Leyton Italia

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