Green finance: come la finanza puo’ aiutare a creare un mondo piu’ sostenibile?

  • Di Anush Drampyan
    • 21 Mar 2024
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finanza sostenibile

Cos’è la finanza sostenibile?

La finanza sostenibile fa riferimento ad un approccio finanziario che incorpora fattori ambientali (Environmental), sociali (Social) e di governance aziendale (Governance), noti come fattori ESG, nel processo decisionale degli investimenti. Questo orientamento dei capitali verso attività e progetti sostenibili rappresenta l’applicazione del principio di sviluppo sostenibile nel contesto finanziario.

La Banca d’Italia definisce la green finance, che rientra nel più ampio campo della finanza sostenibile, come l’insieme di strumenti finanziari con i quali si favorisce uno sviluppo “ecosostenibile“, in particolare per la transizione energetica e la lotta al riscaldamento globale. Gli investitori e le istituzioni finanziarie possono infatti contribuire a combattere il cambiamento climatico, indirizzando gli investimenti verso imprese e progetti con obiettivi legati alla transizione energetica e, più in generale, alla tutela dell’ambiente.

La finanza verde mira ad aumentare il livello dei flussi finanziari provenienti dal settore pubblico, privato e non-profit verso le priorità dello sviluppo sostenibile. Una parte fondamentale di questo processo è gestire in modo efficace i rischi ambientali e sociali, cogliendo le opportunità che offrono un rendimento adeguato e allo stresso tempo dei benefici sociali ed ambientali.

Gli strumenti della finanza sostenibile

Tra gli strumenti finanziari green più diffusi sul mercato ci sono le obbligazioni verdi (green bond), cioè titoli di debito emessi da imprese, banche, Stati e altri enti pubblici (es. Banca Mondiale) per raccogliere risorse da destinare esclusivamente al finanziamento o al rifinanziamento di progetti ambientali nuovi e/o preesistenti.

In questo contesto, la green finance sta crescendo rapidamente. A livello globale, nel 2022 il mercato dei bond verdi ha raggiunto 487,1 miliardi di dollari coniugando i fattori di responsabilità sociale ed ambientale con una adeguata remunerazione del capitale investito.

Gli Stati Uniti, la Cina e la Germania sono i tre principali emittenti di green bond. L’Italia è la decima nel mondo con l’emissione delle obbligazioni verdi pari a 57,7 miliardi di dollari nel 2022 (Fonte: Climate Bonds Initiative).

Le linee guida dell’Unione Europea

Nonostante la forte espansione della green finance, manca ancora un quadro normativo armonizzato e criteri ben delineati per distinguere ciò che è “verde” da ciò che non lo è. Per questo motivo, l’Unione Europea, in collaborazione con le autorità di regolamentazione del settore finanziario, sta formulando diverse linee guida sulla finanza sostenibile. Questi criteri potrebbero diventare un punto di riferimento per i mercati, consentendo agli investitori interessati di destinare consapevolmente i propri risparmi secondo criteri di sostenibilità e riducendo il rischio di greenwashing, ovvero un uso improprio o persino falso della denominazione “sostenibile”.

La finanza svolge un ruolo chiave nel perseguire gli obiettivi politici dello European Green Deal, un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050. L’attuazione del piano prevede di indirizzare gli investimenti privati verso la transizione ad un’economia climaticamente neutra, resiliente al cambiamento climatico, efficiente ed equa nelle risorse, al fine di sostenere i settori europei in ripresa dagli effetti della pandemia di COVID-19.

Per finanziare il Green Deal Europeo, la Commissione ha annunciato che verranno investiti complessivamente 1 trilione di euro nella trasformazione green dell’economia europea. I fondi saranno generati, tra le altre fonti, nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale (MFF) 2021-2027 e del fondo Next Generation EU, con un volume totale di 750 miliardi di euro. Nonostante si tratti di una cifra considerevole, rimane un’enorme gap da finanziare, almeno 2,5 trilioni di euro, in gran parte a carico del settore privato per il quale sarà necessario implementare condizioni normative e incentivi adeguati a favorire gli investimenti ESG.

Verso un’economia sempre più sostenibile

È chiaro quindi che il Green Deal Europeo porterà, nei prossimi anni, importanti opportunità di finanziamento, che permetteranno alle imprese di rinnovare i propri processi e assicurare quindi la mitigazione degli impatti ambientali generati dalle attività svolte. Inoltre la promozione di questa nuova policy sarà promossa anche attraverso importanti cambiamenti nei quadri normativi regolamentari dei Paesi membri, l’armonizzazione degli incentivi finanziari pubblici, nonché l’allineamento del finanziamento pubblico con la dimensione ambientale degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

In conclusione, questo percorso rappresenta non solo un’imperativa risposta alla crisi climatica, ma anche un’opportunità senza precedenti per ri-orientare l’economia verso la sostenibilità e la prosperità a lungo termine. La green finance svolge un ruolo fondamentale in questo contesto, fornendo il capitale necessario per investimenti mirati ad accelerare la transizione verso un’economia verde, creando al contempo nuove opportunità di lavoro e stimolando la competitività. Tuttavia, affinché questo avvenga, è essenziale garantire la trasparenza, l’accountability e l’integrità nel settore finanziario, garantendo che gli investimenti siano effettivamente orientati verso obiettivi ambientali e sociali. In definitiva, la green finance rappresenta un pilastro fondamentale del Green New Deal Europeo, offrendo un percorso chiaro verso un futuro sostenibile e inclusivo per tutti.

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Anush Drampyan

Financial Analyst

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