Decreto Maltempo: gli interventi per fronteggiare la crisi in Emilia-Romagna

  • Di Centro Studi
    • 20 Giu 2023
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Decreto Maltempo

Il Consiglio dei Ministri, nelle scorse settimane, ha approvato un nuovo Decreto-Legge, comunemente chiamato “Decreto Maltempo” o “Decreto Alluvione”, per affrontare l’attuale crisi alluvionale che ha colpito il territorio italiano, nello specifico, il territorio emiliano trovatosi a fronteggiare una situazione emergenziale alquanto complessa. Con questo decreto, il Governo ha stanziato oltre 2 miliardi di euro con la finalità di garantire il soccorso e l’assistenza alle popolazioni e alle aziende colpite dall’alluvione per una ripresa rapida ed efficace e, allo stesso tempo, garantire la prosecuzione degli investimenti delle imprese del tessuto italiano nell’ottica della transizione 4.0.

Le misure previste dal Decreto Maltempo

Le misure contenute all’interno di questo nuovo Decreto-Legge toccano vari ambiti. Interviene, in modo del tutto incisivo, soprattutto sull’apparato fiscale e tributario prevedendo:

  • La sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributati e contributivi dal 1° maggio al 31 agosto 2023 (Art. 1);
  • Differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del bonus 110% (articolo1, comma X).
  • Sospensione dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi a procedimenti amministrativi pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziativi successivamente a tale data (Art. 4);
  • Ammortizzatori sociali e sostegno al reddito dei lavoratori autonomi (articolo 7 e 8);
  • Rafforzamento degli interventi del Fondo di garanzia per le PMI, in particolare, fino al 31 dicembre 2023 la garanzia del Fondo è concessa a titolo gratuito fino alla misura dell’80% nel caso di garanzia diretta, e del 90% nel caso di riassicurazione dell’operazione finanziaria garantita dal garante di primo livello;
  • Sospensione dei termini in favore delle imprese relativi al diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio, degli adempimenti contabili e societari, del pagamento delle rate di mutui o di finanziamenti di ogni genere (art. 11).

In linea generale, i termini di pagamento sospesi riprenderanno a decorrere dal 1° settembre 2023.

Al suo interno sono state incluse anche misure volte a garantire la continuità delle attività imprenditoriali del Paese. Infatti:

  • Si istituisce un Fondo della dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare alle imprese dei territori colpiti, per il sostegno delle attività turistiche e ricettive, ivi inclusi i porti turistici, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi divertimenti, gli agriturismo e il settore fieristico, nonché della ristorazione.
  • SIMEST è autorizzata ad erogare contributi a fondo perduto per l’indennizzo dei comprovati danni diretti subiti dalle imprese, nei limiti della quota dei medesimi danni per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica.

L’intervento di SIMEST

A ridosso dell’emergenza alluvionale, SIMEST ha fornito immediato supporto dando il via ad un pacchetto di misure di importo complessivo di 700 milioni di euro. La dotazione complessivamente stanziata si dirama su tre interventi specifici:

  • CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO (Circolare n. 1/FPI/2023) per 300 milioni di euro per ristorare le imprese esportatrici dei territori colpiti dall’alluvione sia per i danni materiali subiti su beni mobili ed immobili sia per la perdita di reddito a causa del calo di fatturato;
  • FINANZIAMENTI AGEVOLATI per 400 milioni di euro, fornendo finanziamenti a tassi agevolati con quote a fondo perduto pari al 10% (con esenzione delle garanzie). L’accesso sarà garantito non solo alle imprese esportatrici, ma anche a tutte quelle realtà imprenditoriali della filiera produttiva locale;
  • SOPSENSIONE DI 12 MESI dei pagamenti in quota capitale e degli interessi su tutti i finanziamenti in essere che vertono sul fondo 394.

Delle tre misure, la prima ad essere operativa sarà quella attinente il riconoscimenti di contributi a fondo perduto in cui, il ricorso ad una perizia asseverata per l’attestazione dei danni subiti sarà fortemente necessario. L’importo massimo riconoscibile, di importo pari a 1.500.000€, coprirà:

  • Fino all’80% dei danni accertanti per beni non assicurati;
  • Fino al 100% dei danni accertati per i beni assicurati.

Anche in questa circostanza non è mancata la risposta proattiva del legislatore italiano che, anche in fase di conversione in Legge del Decreto-Legge, potrà introdurre ulteriori novità e/o modifiche a supporto della popolazione e del tessuto imprenditoriale del Paese.

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