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Il Credito d’Imposta Formazione 4.0 è una misura volta a stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Possono beneficiare del Credito d’Imposta Formazione 4.0 tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
IlCredito d’Imposta è riconosciuto per le attività di formazione, sostenute nel corso degli esercizi 2021 e 2022, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal cosiddetto “Piano nazionale Industria 4.0”.
Importante sottolineare che le attività devono essere applicate negli ambiti aziendali di vendita e marketing, informatica e tecniche/tecnologie di produzione.
Viene riconosciuto un contributo pari al 50% fino a 300.000 euro per le piccole imprese e un contributo del 40% e 30% fino a 250.000 euro rispettivamente per le medie e grandi imprese (60% per chi occupa lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati).
Il D.L. 17 maggio 2022, n. 50 (c.d. Decreto Aiuti) incrementa l’aliquota del Credito d’imposta al 70% per le Piccole imprese ed al 50% per le Medie imprese ma si noti bene, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del MISE da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del c.d. Decreto Aiuti (entro il 17 Giugno 2022) e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale.
Per i progetti di formazione avviati dopo il 18 Maggio 2022 che non soddisfino le condizioni sopra previste, le misure del credito d’imposta sono rispettivamente diminuite al 40% e al 35%.
È importante sottolineare quanto il legislatore ponga l’attenzione al tema della formazione già da diversi anni e quanto ritenga fondamentale in questo momento conferire ulteriore stimolo all’incremento delle competenze del personale.
La “transizione 4.0” viene sempre riferita agli investimenti in beni strumentali che siano materiali o immateriali ma il bene più importante rimane sempre il capitale umano, le competenze, la professionalità, la crescita delle conoscenze sia per i lavoratori più giovani che per quelli con più esperienza.
Gli sconvolgimenti economici degli ultimi anni stanno avendo una frequenza che storicamente non si era mai vista. Eventi concentrati in più decenni oggi si stanno manifestando nell’arco di un periodo più limitato. Nell’ultimo decennio abbiamo visto una variabilità di cicli economici ed eventi che prima erano appannaggio di più lustri.
Come possiamo vincere le sfide di un’economia così dinamica e sensibile al cambiamento ed ai fattori esterni globali? Attraverso la formazione e la conoscenza e su questo le aziende devono puntare sfruttando gli incentivi che oggi consentono di rendere il nostro paese sempre più competitivo.
“Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre ma la conoscenza delle cose” (cit. Lucrezio).
Anche perché l’industria 5.0 è alle porte..
Andrea Rabitti
Senior Business Developer – Leyton Italia
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