Agricoltura 4.0: la tecnologia al servizio del settore

  • Di Marianna Cecere
    • 27 Giu 2023
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Agricoltura 4.0

L’agricoltura è un settore chiave dell’economia globale: si stima che circa 1 milione di persone sono coinvolte nei processi agricoli. Negli ultimi anni l’intero settore si è sviluppato grazie all’applicazione delle nuove tecnologie, fino ad arrivare alla così detta Agricoltura 4.0, ma come è avvenuto questo passaggio?

Attraverso le sue pratiche, l’agricoltura, impatta sull’ambiente circostante e sulle sue condizioni. Tra gli impatti principali ritroviamo:

  • Utilizzo delle risorse idriche poiché la richiesta di acqua per irrigazione delle colture è molto elevata;
  • Utilizzo del suolo, con conseguente perdita della biodiversità e deforestazione;
  • Inquinamento da smaltimento errato di fertilizzanti, pesticidi e altre sostanze chimiche;
  • Emissioni di gas serra, ad esempio causati dell’allevamento del bestiame.

Negli ultimi anni il discorso sulla sostenibilità e sull’attenzione all’ambiente è diventato sempre più presente, rendendo gli effetti dell’inquinamento impossibili da trascurare.

È avvenuta una presa di coscienza circa la necessità di utilizzare dei modelli di produzione più sostenibili ed innovativi, in modo da mitigare gli impatti negativi e promuovere una gestione più responsabile delle risorse naturali.

Lo sviluppo dell’Agricoltura 4.0

Con queste premesse si è sviluppata l’agricoltura 4.0 che consiste in una nuova forma di agricoltura con l’obiettivo di migliorare la produttività agricola e ridurne l’impatto ambientale.

Si tratta di un’evoluzione dell’agricoltura di precisione, che si basa sull’analisi di dati provenienti dal campo, da sensori o da altre fonti terze.

Le tecnologie caratterizzanti l’agricoltura 4.0 sono principalmente l’Internet of Things, i big data, l’intelligenza artificiale e la robotica.

Le tecnologie a supporto del settore

Internet of Things e Big Data

L’Internet of Things (IoT), o “internet delle cose”, è la connessione tra oggetti fisici e il web, che permette di raccogliere e scambiare dati in tempo reale. Tale raccolta dati avviene attraverso l’uso di sensori e dispositivi IoT. I Big Data invece sono l’insieme di dati di grandi dimensioni e complessità, che richiedono strumenti specifici per la loro elaborazione e analisi.

Chi è impegnato nel processo lavorativo può monitorare attraverso opportuni sensori la salute delle piante, la qualità del suolo, il consumo di acqua e altri fattori critici per la produttività agricola.

I sensori permettono di rilevare vari parametri ambientali e colturali, come la temperatura, l’umidità, il pH, la salinità, la presenza di nutrienti o di malattie.

Intelligenza Artificiale

L’intelligenza Artificiale (IA) è definita come la capacità di creare sistemi informatici in grado di apprendere autonomamente e di risolvere problemi complessi, viene applicata alla robotica per progettare e realizzare macchine automatizzate in grado di svolgere compiti specifici.

Robototica

L’agricoltura 4.0 migliora lo svolgimento delle attività agricole grazie all’uso della robotica e dei droni. I robot agricoli possono raccogliere e seminare colture, monitorarle nella crescita e persino eseguire analisi del suolo, mentre i droni possono essere utilizzati per la mappatura aerea delle colture, fornendo informazioni preziose sulla salute delle piante e sull’uso dell’acqua.

I benefici per l’Agricoltura 4.0

Queste tecnologie aumentano la precisione e l’efficienza delle attività agricole, riducendo i costi e migliorando la produttività.

L’intelligenza artificiale collabora anche con i programmi gestionali, il cui uso è sempre più diffuso. I dati registrati vengono conservati online e vi si può accedere in qualsiasi istante e da qualsiasi dispositivo dotato di connessione ad Internet. La disponibilità di questi dati e la semplicità con cui vi si può accedere consente di effettuare un’analisi capillare delle risorse utilizzate con conseguente diminuzione degli sprechi e controllo dei costi.

L’agricoltura 4.0 comporta diversi tipi di risparmi: l’uso di sensori e robot rende i processi automatizzati, riducendo il tempo richiesto per le attività, mentre l’uso dei sensori per monitorare i parametri consente risparmi di risorse come l’acqua e i combustibili. L’automatizzazione dei processi di semina, irrigazione e raccolta riduce l’utilizzo di combustibili fossili.

Le prospettive dell’Agricoltura 4.0

È possibile in conclusione, affermare che l’agricoltura 4.0 è la naturale evoluzione dell’agricoltura in un mondo che risulta sempre più connesso.

A oggi, l’agricoltura 4.0 è sempre più diffusa: numerosissime sono le aziende italiane che stanno investendo in nuovi macchinari, accogliendo nuove strategie di produzione. È stato stimato che le aziende hanno adottato l’uso di software di gestione nel 40% dei casi, di sistemi di monitoraggio, di controllo di macchine e attrezzature nel 23% dei casi e servizi di mappatura e di coltivazioni e terreni nel 19% dei casi.

Il valore del mercato dell’”agritech” è cresciuto nel giro di cinque anni del 1500%, passando da 100 milioni di euro a 1,6 miliardi (dati elaborati dall’ Osservatorio Smart Agrifood), ma si prevede un’ulteriore crescita grazie agli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0 e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

È impossibile non riconoscere che l’innovazione in campo agricolo permette di trarre un beneficio sostanziale sulla qualità della produzione e sulle condizioni sociali delle aziende consentendo di avere un impatto migliore sulla sostenibilità. I benefici non sono legati solo a chi lavora all’interno di una specifica impresa, ma coinvolgono tutta la comunità e il territorio in cui questa è inserita. L’utilizzo delle tecnologie avanzate per migliorare la produttività agricola e ridurre l’impattoambientale può essere una soluzione efficace per rispondere alla crescente domanda di cibo nel mondo e allo stesso tempo garantire la sostenibilità dell’agricoltura.

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Marianna Cecere

Technical Analyst

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