Sustainability Manager: tra Innovazione e Sostenibilità
Accompagnare l’organizzazione verso una transizione sostenibile. Di cosa si occupa e come nasce l...
I robot, al giorno d’oggi, sono ampiamente diffusi all’interno delle realtà produttive, dal settore dell’automotive, a quello manifatturiero, sino ad arrivare anche alle piccole realtà metalmeccaniche.
Un robot è definibile come una macchina versatile, che a seguito di un’opportuna programmazione software, risulta in grado di svolgere numerosi compiti che spaziano dalla verniciatura, alla saldatura, all’assemblaggio, all’asservimento macchine, alle operazioni di finitura.
Con l’evolversi della tecnologia, i robot sono diventati sempre più sicuri, dotati di una maggiore autonomia ed in grado di fornire un importante contributo alla produttività aziendale, nonché alla qualità dei prodotti realizzati.
Molte aziende affidano a queste macchine compiti di crescente complessità, puntando a convertire processi produttivi eccessivamente pesanti e rischiosi per gli operatori umani.
I robot odierni sono in grado di adattarsi con estrema versatilità alle funzioni richieste, permettendo di considerare la robotica evoluta, tra le più importanti tecnologie abilitanti per l’Industria 4.0.
Con il termine “robotica collaborativa”, si intendono sistemi ad elevato livello tecnologico di sensorizzazione ed attuazione, che consentono ai robot di poter operare e muoversi anche in spazi condivisi con operatori umani, minimizzando i rischi per la sicurezza. In altre parole, il robot riesce a percepire la presenza umana nei suoi paraggi, adeguando di conseguenza i suoi spostamenti e garantendo una perfetta simbiosi uomo-macchina.
In questo contesto infatti, i robot, al pari delle altre macchine, possono essere integrati nelle realtà produttive mediante altre tecnologie abilitanti, quali ad esempio l’Internet of Things, il Cloud Computing ed i Big Data.
Nelle “Industrie 4.0” i robot ed i sistemi di automazione, scambiano continuamente dati sia tra loro che con gli operatori umani.
Un aspetto di fondamentale importanza è quello relativo all’utilizzo in sicurezza dei robot collaborativi (cobot). Tale aspetto è regolato dalla specifica tecnica ISO/TS 15066, che integra quanto previsto delle normative ISO 10218-1 e ISO 10218-2, dedicate alla sicurezza dei robot industriali e le armonizza per mezzo della Direttiva Macchine 2006/42/EC.
Le suddette norme forniscono le linee guida per la progettazione, le misure di protezione e le informazioni di utilizzo dei robot, a cui si aggiunge la norma ISO 13849-1, che dettaglia l’analisi del rischio di funzione di una macchina, stabilendo gli indici di prestazione per le funzioni di sicurezza e di protezione dell’operatore umano.
Su tutti i classici robot industriali, le norme che regolano la sicurezza sul lavoro, prevedono esclusivamente la presenza di sistemi di controllo della velocità e arresti di emergenza.
Per quanto riguarda invece i cobot, è necessaria la presenza di:
Il principale obiettivo dell’introduzione dei cobot nei contesti industriali è quello di mutare l’approccio produttivo, dando vita a sistemi intelligenti in cui i robot riescano ad eseguire compiti ripetitivi, logoranti ed a basso valore aggiunto, affidando invece agli operatori umani mansioni complesse e difficilmente automatizzabili.
Nel paradigma Industria 4.0 infatti, il focus è quello di massimizzare la flessibilità dei processi produttivi alle richieste del mercato. A tal proposito, i robot collaborativi, grazie alla loro intrinseca sicurezza nell’interazione con l’essere umano, risultano fondamentali per far sì che gli operatori lavorino in un adeguato spazio, non ostacolando le macchine e non temendo interferenze.
Questa simbiosi consente quindi un abbattimento sensibile dei tempi morti di attrezzaggio e setup delle macchine, migliorando di conseguenza le performances globali.
Andrea Lamparelli
Innovation Consultant – Leyton Italia
I nostri articoli
Vedi altro arrow_forwardSustainability Manager: tra Innovazione e Sostenibilità
Accompagnare l’organizzazione verso una transizione sostenibile. Di cosa si occupa e come nasce l...
Smart&Start: come Invitalia sostiene l’ecosistema innovati...
È risaputo che il tasso di fallimento di una startup nei primi anni di vita sia molto elevato, pe...
Fondo per la transizione industriale: cos’è e come accedere
Fondo per la transizione industriale: 300 milioni di euro per favorire l'adeguamento alle politic...
SACE-SIMEST: Sostegno alle imprese nei processi di internazion...
Questo articolo ha lo scopo di illustrare le agevolazioni offerte da SACE-SIMEST nel 2023 e defin...