Proptech: la trasformazione digitale nel Real Estate

  • Di Valentina De Stefani
    • 21 Set 2021
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Il Real Estate è l’immobile, il terreno o l’insieme di eventuali miglioramenti permanenti collegati alla terra, sia naturali che fatti dall’uomo, tra cui acqua, alberi, minerali, edifici, case, recinzioni e ponti. Pertanto il Real Estate è una forma di proprietà immobiliare che si differenzia dalla proprietà personale, che sono cose non permanentemente attaccate alla terra, come veicoli, barche, gioielli, mobili e attrezzature agricole.

Alla fine del 2020 il settore immobiliare globale, il cosiddetto Real Estate, ha dovuto fare i conti con le conseguenze della pandemia del Covid-19; infatti, da febbraio 2020 i prezzi degli immobili commerciali sono diminuiti del 10%, come calcolato dal Green Street Commercial Property Price Index. Allo stesso modo, nel periodo da settembre 2019 a settembre 2020, i rendimenti dell’Indice immobiliare NCREIF sono diminuiti del 2,22%.

Nonostante ciò, nel settore Real Estate sta avvenendo una grande accelerazione: lo sviluppo del PropTech, termine derivante dalla fusione di property e technology, sta rivoluzionando il mondo immobiliare, creando nuovi professioni e nuovi ambiti di crescita.

Nuove soluzioni basate su piattaforme digitali e tecnologie come big data, intelligenza artificiale e blockchain stanno rivoluzionando i diversi ambiti del Real Estate: dalle compravendite ai modelli di analisi del rischio e di previsione finanziaria, dalla gestione degli asset alle modalità di finanziamento dei progetti di sviluppo immobiliare.

Ciò che è diventato noto come PropTech descrive la trasformazione digitale e tecnologica che sta avvenendo all’interno del settore, un processo di innovazione che coinvolge tutta la filiera e che sta portando a ripensare e riconfigurare prodotti, processi e modelli di business del Real Estate “tradizionale”. Oltre a trasformare radicalmente processi e modelli di sviluppo nel settore infatti, il PropTech sta promuovendo la moltiplicazione di start up immobiliari che negli ultimi quattro anni hanno raccolto 6 miliardi di dollari tra Gran Bretagna e Stati Uniti, un fenomeno ancora marginale in Italia, ma che mostra decisi segnali di crescita anche nel nostro Paese.

Le potenzialità del PropTech sono enormi e i confini in continua espansione, legati solo all’evoluzione del digitale e al superamento della burocrazia e dei vincoli formali atavici. Siamo, pur se ancora nella fase embrionale, nell’era dell’automazione, della blockchain, della realtà virtuale aumentata, e questo non poteva non rivoluzionare il modo di costruire, gestire, acquistare o affittare gli immobili.

Innovazioni e soluzioni digitali nel PropTech

Secondo la categorizzazione elaborata dagli studiosi dell’Università di Oxford, le innovazioni e soluzioni digitali più importanti in ambito PropTech riguardano principalmente quattro aree di attività:

  • Real Estate FinTech: si concentra sulle transazioni e le operazioni di compravendita di immobili, fornendo le informazioni e i servizi finanziari e assicurativi a supporto delle transazioni. Include anche gli investimenti immobiliari, i finanziamenti, i mutui, l’analisi e la gestione dei portafogli e degli asset immobiliari.
  • Smart Real Estate: focalizzato sulla gestione e il controllo degli edifici, fornisce dati, strumenti informativi e servizi che facilitano l’operatività, la pianificazione e l’esecuzione degli interventi.
  • Sharing Economy: riguarda la fase di fruizione e utilizzo degli immobili, in particolare il cosiddetto “consumo collaborativo”, al cui interno si annovera la condivisione di residenze e la condivisione degli spazi di lavoro.
  • Professional Services: raccoglie diverse realtà che si occupano di soluzioni nel mondo Real Estate, dai servizi alla consulenza, dal marketing alle analisi di mercato, settoriali e territoriali.

In questo “mondo nuovo” del Real Estate, come è già accaduto in molti altri settori, l’innovazione sta facendo emergere professioni nuove (pensiamo ai piloti di droni che mappano il territorio, ai nuovi arredatori di abitazioni da visitare virtualmente, ai “raccoglitori” di big data per le analisi del mercato immobiliare e agli sviluppatori di software di intelligenza artificiale applicata al nuovo internet delle cose) che metteranno irrimediabilmente a repentaglio altre professioni (o meglio, un modo ormai obsoleto di operare).

Ma è chiaro, come in tutte le evoluzioni della specie, solo coloro che saranno in grado di adattarsi al nuovo contesto innovandosi e accogliendo le novità come nuove opportunità, potranno crearsi dei vantaggi competitivi interessanti e risultare vincenti nel mercato del futuro.

Valentina De Stefani
Innovation Consultant – Leyton Italia

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Valentina De Stefani

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