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A partire dal mese di dicembre 2022 si è andati verso la chiusura progressiva delle agevolazioni regionali rientranti nel piano di programmazione FESR 2014-2020 che ha dato la possibilità a moltissime imprese di approcciarsi a nuovi investimenti nel settore della digitalizzazione ed innovazione dei processi, con l’obiettivo di inizializzare un processo di transizione 4.0 in linea con gli obiettivi prefissati dall’UE.
Si tratta, nello specifico, di un fondo concorrete cofinanziato dai bilanci nazionali che ha un approccio prettamente “locale” in quanto l’attività di programmazione è volta a dare risposte concrete alle necessità delle imprese dei vari tessuti del mercato. È uno strumento molto importante che funge da catalizzatore per investimenti pubblici e, soprattutto, privati.
Avvicinandosi la chiusura dell’ormai “vecchia programmazione”, alcune regioni hanno messo in atto una costante politica informatica sulla nuova programmazione FESR 2021-2027, incentrata su 5 obiettivi:
Rappresentano i 5 “pilastri” su cui si basa la programmazione accordata con l’UE per ogni regione. Quest’ultime dispongono di maggiore flessibilità nella scelta delle possibili misure da offrire alle imprese, a patto che siano coerenti con i pilastri sopra elencati.
L’attività di programmazione, per quanto possa avere un substrato comune entro cui muoversi, presenta differenze tra le varie regioni proprio perché le realtà territoriali sono denotate da tratti peculiari diversi. Pertanto, l’azione posta in essere da una Regione può discostarsi da quella posta in essere dalle altre mutando le esigenze ed il mercato locale di riferimento.
L’unico elemento restrittivo imposto dall’UE alle regioni riguarda la destinazione di un quota minima dei fondi stanziati in determinati settori, ad esempio, quello relativo all’attività di Ricerca, Sviluppo ed innovazione.
Ad oggi, le Regioni che hanno già dato concreta attuazione alle pianificazione FESR 2021-2027 sono: Regione Lombardia, Regione Piemonte e Regione Emilia-Romagna. Per quanto riguarda gran parte delle restanti, la pianificazione è ancora in fase di pubblicazione o ultimazione dei lavori.
È opportuno precisare che, tutti le programmazioni FESR 2021-2027 tengono conto dell’attuale crisi energetica in corso, perciò le prime misure relative al primo trimestre 2023 riguardano l’efficientamento energetico e la possibilità di sfruttare il potenziale delle energie rinnovabili.
Regione Lombardia mette a disposizione un “pacchetto di investimenti” dedicato alle PMI lombarde, includendo le MidCap. Le linee per cui è previsto un contributo combinato, sono le seguenti:
Accanto a queste misure, troviamo anche il la misura rivolta ad aumentare la competitività sui mercati esteri delle PMI lombarde. La forma dell’agevolazione concessa è la medesima delle precedenti, mentre, lo sportello sarà attivo dal 7 febbraio 2023 fino ad esaurimento della dotazione.
La Regione Piemonte ha di recente dato avvio alle prime misure del piano di programmazione FESR 2021-2027, con particolare riferimento alle misure per il settore energetico. Infatti, nei prossimi giorni, è prevista la pubblicazione del bando per investimenti volti a migliorare l’efficienza energetica delle imprese e per cui sono stati stanziati 68 milioni di euro. I beneficiari dovrebbero essere PMI e grandi imprese ed il contributo, indicativamente, dovrebbe essere combinato: finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese ammissibili.
In un momento immediatamente successivo sarà pubblicato un bando “ad hoc” esclusivamente per l’adozione di energie rinnovabili in azienda, con una dotazione finanziaria di circa 24 milioni di euro.
Il secondo trimestre del 2023 prevederà, inoltre, la pubblicazione dei seguenti bandi:
Di queste misure siamo in attesa della pubblicazione delle delibere della Giunta regionale per potere avere maggiori informazioni a riguardo.
La Regione Emilia Romagna è in linea con le altre due Regioni per quanto riguarda la programmazione FESR 2021-2027. Delle 3 regioni è l’unica che, ad oggi, ha almeno due linee operative. Nello specifico ci si riferisce alle seguenti linee:
Per quanto riguarda le misure per il miglioramento energetico è utile precisare che la diagnosi energetica è da intendersi come un “documento programmatico” che deve contenere, oltre ai consumi energetici medi dell’impresa, anche eventuali interventi volti a garantire un miglioramento costante nel tempo dell’efficienza energetica. Gli interventi oggetto di possibili investimenti devono essere ricompresi all’interno della diagnosi energetica per essere ammessi in fase di presentazione dell’istanza. In caso contrario, è altamente probabile che venga rigettata. Pertanto, da semplice documento “accessorio” diventa un documento significativo e necessario.
Infine, per quanto riguarda l’attività di programmazione, la tendenza è quella di stabilizzare le misure nel tempo dando maggior garanzie alle imprese anche grazie ad un’attenta pianificazione delle pubblicazioni degli avvisi informativi e delle delibere delle giunte regionali. Si cerca, tendenzialmente, di allinearsi al modello tracciato dalla Regione Piemonte per cui entro 60 giorni dalla pubblicazione della delibera si procede con la pubblicazione del bando. La finalità è quella dare un tempo congruo alle imprese per valutare l’opportunità di presentare apposita istanza ed, eventualmente, iniziare a predisporre la documentazione necessaria per presentare domanda.
Le misure offerte dalle programmazioni FESR 2021-2027 regionali rappresentato uno strumento alternativo per le imprese alle agevolazioni nazionali per investimenti innovativi e sostenibili, soprattutto alla luce della riduzione delle aliquote per investimenti in beni strumentali, materiali ed immateriali. Offrono un valore aggiunto a quelle imprese che, nonostante il momento di difficoltà, continuano ad investire nella transizione 4.0.
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