Product market fit: perchè è essenziale e come realizzarlo per la tua startup

  • Di Marco Di Pilla
    • 22 Mar, 2022
    • read
  • Twitter
  • Linkedin
product market fit

Trovare il giusto product market fit, ovvero un prodotto o servizio realmente in grado di soddisfare i bisogni di un mercato specifico, è uno dei motivi principali per cui le Start up falliscono.

Secondo CBinsight infatti, il 35% delle startup fallisce entro i primi 18 mesi di vita perché non trova il giusto incastro tra il prodotto realizzato (o che si vorrebbe realizzare) e le reali necessità del mercato di riferimento e, quindi, dei potenziali clienti.

In questo articolo andremo perciò ad esaminare i cinque passaggi per adattare il proprio prodotto alle esigenze di mercato.

Step 1: Identificare il target, il problema e una bozza di soluzione

Prima di tutto bisogna iniziare chiedendosi qual è il problema/necessità che il proprio target audience presenta e chiedersi, solo in un secondo momento, quale soluzione potrebbe essere la migliore per risolverlo/soddisfarlo.

Ovviamente stiamo semplificando i passaggi ma la parte difficile è proprio questa: distaccarsi dalle proprie idee e convinzioni per concentrarsi su una miglior comprensione del mercato.

Tendenzialmente infatti, l’errore che più frequentemente viene commesso in questa fase, è proprio quello di affidarsi fin dal principio alle proprie idee “ geniali” e sviluppare su queste una soluzione, anziché partire dall’ascolto dei potenziali clienti. Bisogna infatti porsi davvero nelle condizioni di voler esplorare un problema, innamorarsi dello stesso, comprendere il contesto per poi sviluppare, in un secondo momento, l’idea vincente che può davvero fare la differenza sul mercato.

Eseguito questo passaggio, lo step successivo è quello di confrontarsi e parlare direttamente con il proprio audience. Far parte del proprio pubblico target è un vantaggio per la startup che potrà, in questo caso, comprendere meglio e più velocemente la direzione da seguire. Se invece non è così, sarà fondamentale per la startup identificare persone in target a cui presentare la propria soluzione e valutarne il grado di interesse.

Step 2: Cerca una strada per iniziare a costruire

Tendenzialmente in questa fase si hanno risorse limitate e tempo scarso, per cui quello che tendenzialmente viene fatto è cercare liquidità attraverso investitori per iniziare a costruire una soluzione.

Tuttavia, basandoci sulla nostra esperienza, crediamo che il miglior approccio sia quello di iniziare a costruire una prima soluzione partendo dalle risorse che si hanno a disposizione e stabilire un piano di crescita. Se ciò risultasse impossibile, allora è necessario tornare allo step 1 e cercare una ipotetica soluzione adatta alle proprie risorse e asset ponendosi le seguenti domande:

  • Il problema è risolvibile?
  • Cosa possiamo costruire con le risorse che abbiamo?
  • La tecnologia è disponibile? Possiamo costruirla?
  • Come si possono trovare clienti per questo prodotto?

Step 3: Realizza un soluzione di base (MVP)

In questa fase è fondamentale realizzare il Minimum Viable Product (MVP), che corrisponde alla versione di un prodotto con caratteristiche appena sufficienti per essere utilizzabile dai primi clienti (e quindi più facilmente realizzabile in termini di costi e velocità di esecuzione).

Questo passaggio è molto importante per evitare lo spreco di risorse (soldi e tempo) nella realizzazione di un prodotto finale, apparentemente perfetto, ma su cui, di fatto, non si ha ancora un riscontro effettivo da parte di clienti e potenziali clienti.

Ecco alcuni suggerimenti per costruire un MVP:

  • Definire le funzionalità principali e cosa dovrà fare l’utente con la tua soluzione
  • Fai toccare con mano il più possibile e il prima possibile al cliente il tuo MVP
  • Ottieni feedback da un gruppo ristretto di utenti

Step 4: Identifica le metriche di successo (KPI)

Questi sono i numeri che ti mostrano il progresso del tuo prodotto. Attenzione a non confondere i KPI aziendali con quelli del prodotto. Una Start up infatti può partire da uno stesso MVP e sviluppare poi due prodotti diversi per testare due mercati e problemi differenti.

A differenza degli step precedenti, qui il nostro suggerimento è quello di evitare i KPI di vanità. Le metriche di vanità sono KPI che non ti danno un reale impatto che il tuo prodotto crea sull’utente nel risolvergli il problema. Ecco alcuni esempi:

  • N° download – può essere 1000 oppure milioni, ma non significa che gli utenti lo stiano effettivamente utilizzando;
  • N° di view – stesso discorso per la metrica sopra. È da considerare più come metrica di secondo livello per capire il trend

Step 5: Progetta un processo di rilascio costante e di miglioramento sul prodotto

Questo ultimo passaggio è davvero importante. Nessun prodotto nasce perfetto. Anzi, per raggiungere il product market fit e generare vendite, l’esecuzione e l’iterazione del prodotto è importantissima.

In questa fase sarà molto importante riuscire in maniera molto organizzata a raccogliere tutti i feedback ed avere una costante attenzione al percepito dei clienti/utenti utilizzatori per riuscire ad identificare le modifiche e le aggiunte da fare, facendole diventare una priorità.

È importante ricordare che tali modifiche devono sempre essere orientate a risolvere il problema individuato e devono seguire una proposta di valore definita.

Marco Di Pilla
Leyton Start-Up Manager – Leyton Italia

Author

Marco Di Pilla

Leyton Start-Up Manager

I nostri articoli

Vedi altro arrow_forward
Corporate Social Responsibility

Corporate Social Responsibility: Bilancio di Sostenibilità

Uno degli ultimi aggiornamenti in ambito Corporate Social Responsibility riguarda la rendicontazi...

startup italia

Start up: 550 milioni stanziati per lo sviluppo delle newco it...

L’ecosistema economico ed industriale italiano ha una grande sfida da affrontare: la trasformazio...

Legge Sabatini

Come funziona la Nuova Sabatini 2022 – 2023

La Nuova Sabatini agevola le PMI nell'accesso al credito per i beni strumentali. Come funziona e...

transizione 4.0 nel settore delle costruzioni

Transizione 4.0 nel settore delle Costruzioni (pt.2)

In questa seconda parte analizziamo i Linked Data, applicati all’Ambiente di Condivisione Dati, c...