Logistica agroalimentare: stanziate agevolazioni per 500 mln

  • Di Centro Studi
    • 20 Ott 2022
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Logistica agroalimentare: agevolazioni per 500 milioni

Programmi di sviluppo a sostegno delle imprese italiane per avviare processi di digitalizzazione in un’ottica sostenibile

Il contesto italiano

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono stati previsti interventi anche per quanto riguarda il settore agroalimentare nazionale. Le somme fino ad ora stanziate hanno consentito di intensificare i contratti di filiera e di inizializzare gli investimenti a favore del parco agrisolare.

Il Decreto ministeriale del 13 giugno 2022, pubblicato in G.U. n. 192 del 18 agosto 2022, ha fornito le prime direttive necessarie all’avvio della misura relativa alla logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, dando finalmente attuazione all’investimento 2.1 della Missione 2, Componente 1 del PNRR.

Successivamente, con pubblicazione dell’Avviso Pubblico avvenuto in data 21 settembre 2022, sono state indicate con maggior precisione le modalità ed i termini per poter accedere alla misura.

L’obiettivo è quello di affrontare una forte problematica che per lungo tempo ha colpito il settore agroalimentare italiano e cioè, l’efficienza delle infrastrutture.

Non è un caso, infatti, che l’Italia, nella classifica stilata dal World Economic Forum 2019, si piazza al diciottesimo posto nel mondo per quanto riguarda la competitività delle proprie infrastrutture.

Al fine di far fronte a questa rilevante criticità, il MIPAAF ha previsto un intervento capace di offrire supporto alle imprese italiane su più fronti prevedendo, per l’appunto, diverse linee di azione mosse nell’ottica di introdurre processi di digitalizzazione e ammodernamento del settore agricolo.

Principali obiettivi:

  • La riduzione dell’impatto ambientale nel settore agroalimentare, incrementando la sostenibilità dei prodotti;
  • Il miglioramento della capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime introducendo strumenti digitali capaci di differenziare i prodotti per qualità, sostenibilità, caratteristiche produttive e tracciabilità;
  • Il potenziamento della capacità di esportazione delle imprese italiane dei prodotti made in Italy;
  • La riduzione dello spreco alimentare;
  • Una notevole diminuzione delle emissioni dovute al trasporto dei beni, privilegiando l’uso di mezzi di trasporto a conduzione elettrica e implementando lo sfruttamento delle energie rinnovabili;
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Quali opportunità offre la misura?

In prima battuta è importate precisare che non si prevede un unico investimento che può racchiudere plurimi obiettivi, ma offre alle imprese italiane la possibilità di individuare le aree specifiche d’intervento mettendo a disposizione diverse “linee” d’investimenti. Nello specifico, si identificano due macroaree d’intervento:

  • Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare;
  • Progetti di ricerca, sviluppo ed innovazione.

Si precisa che, l’adozione di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale non è obbligatoria, bensì, opzionale solo nel caso in cui l’impresa decida di investire primariamente in programmi di sviluppo.

Viceversa, ipotetici investimenti in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione devono essere comunque connessi almeno ad un programma di sviluppo. Le imprese, quindi, saranno libere di scegliere di diversificare i loro investimenti come meglio credono. L’unico requisito richiesto che deve sempre sussistere riguarda la stretta attinenza tra il programma d’investimento da effettuare e le finalità prescritte dal bando.

Il “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare” rappresenta il cuore pulsante della misura e prevede tre distinte linee:

  • Programma di sviluppo nell’ambito della produzione agricola primaria: volto a migliorare la produzione e lavorazione delle materie prime agricole implementando la sostenibilità aziendale (in particolare, mediante una riduzione dei costi di produzione) e a un ammodernamento dell’agricoltura (risparmio energetico e idrico, accesso ai terreni agricoli). Tale l’investimento può riguardare sia attivi materiali sia immateriali;
  • Programma di sviluppo nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli: in questo caso gli investimenti devono essere mantenuti per 5 anni dopo la data del loro completamento, altrimenti gli aiuti dovranno essere rimborsati;
  • Programma di sviluppo realizzato da imprese attive in altri settori.

I soggetti beneficiari possono essere tutte le aziende di qualsiasi dimensione, includendo anche quelle imprese che svolgono attività commerciali, industriali e/o addette alla distribuzione. Inoltre, i progetti devono essere avviati in un momento successivo alla presentazione della domanda.

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È importante precisare che, per avvio di lavoro non s’intendono le attività di acquisto dei terreni o i lavori preparatori, ma solo le attività di mera costruzione o quelle contrattuali che generino impegni vincolanti (es.:ordine di attrezzature) o altri impegni capaci di rendere irreversibile l’investimento.

Per quanto riguarda, invece, i “progetti in attività di ricerca e sviluppo” devono concernere l’innovazione dei processi produttivi per quanto riguarda la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di quelli già esistenti tramite lo sviluppo e/o applicazione di tecnologie innovative.

Gli incentivi messi a disposizione

  • Finanziamento agevolato: con un ammortamento massimo di 10 anni ed assistito da idonee garanzie;
  • Contributo in conto impianti;
  • Contributo diretto alla spesa.

Queste possono essere concesse anche in combinazione tra loro tenuto conto delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti d’intervento.

Dotazione finanziaria ed apertura dello sportello agevolativo

La dotazione finanziaria è di 500.000.000 € di cui 350.000.000 € destinati ai programmi di sviluppo e 150.000.000 € per attività di ricerca, sviluppo ed innovazione. La misura è, ad oggi, attiva e le domande potranno essere presentate entro le ore 17:00 del giorno 10 novembre 2022.

Queste saranno lavorate secondo una procedura valutativa a sportello. La graduatoria dei soggetti ammessi ai benefici sarà pubblicata sul sito di INVITALIA dopo l’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole che avverrà entro il 31 dicembre 2022.

In realtà, questa misura rientra in un progetto d’incentivazione più ampio per cui sono stati stanziati complessivamente 800.000.000 €:

  • 500.000.000 €: contratti per la logistica agroalimentare per le imprese;
  • 150.000.000 €: programmi di sviluppo finalizzati all’ammodernamento dei mercati agroalimentari all’ingrosso;
  • 150.000.000 €: programmi di sviluppo finalizzati al rafforzamento della capacità logistica dei porti.

Con un piano d’investimento di questa portata in Governo Italia mira ad ampliare.

Centro Studi – Leyton Italia

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