La digitalizzazione dell’arte: dove convivono storia ed innovazione

  • Di Rosamaria Gueli
    • 07 Mar 2024
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digitalizzazione dell'arte

Digitalizzazione e Innovazione

La digitalizzazione, per definizione, rimanda ad un concetto ampio, che abbraccia non solo l’introduzione di tecnologie digitali, ma anche a tutte quelle dinamiche che hanno a che vedere con l’abbandono di qualsiasi forma di materialità, sia riferita al cartaceo, sia riferita a luoghi e spazi fisici consueti. In questo articolo approfondiremo in particolare la digitalizzazione dell’arte.

Intelligenza artificiale e Industria 4.0 rappresentano due tra i termini più ricorrenti nell’attuale vocabolario dell’Innovazione. Il connubio tra la tecnologia emergente e quella che spesso viene definita la quarta rivoluzione industriale è più che mai fiorente di spunti di riflessione.

È possibile riportare questi concetti nel mondo dell’arte?

Ebbene sì, tra tutti i settori coinvolti nell’impatto della digitalizzazione, quello dell’arte e della cultura si è trasformato in uno dei casi più rappresentativi per via del suo complesso percorso di evoluzione e adattamento alla realtà digitale.

Tecnologia e Innovazione digitale sono elementi primari per chi si occupa di Beni Culturali, come pure per chi opera nel settore delle industrie Culturali e Creative.

Si può notare infatti come la rivoluzione digitale ha trasportato la cultura e l’arte al di fuori di gallerie e musei, come anche le pagine dei libri che sono a portata di click, cosicché sia possibile raggiungere un pubblico più ampio ed eterogeneo.  Le diverse istituzioni museali e culturali hanno rielaborato le loro strategie di comunicazione delle attività legate agli strumenti, nonché agli usi, ove multimedialità e interattività sono diventati fattori indispensabili per la promozione culturale.

L’innovazione nella digitalizzazione dell’arte sta modificando alla base il modo in cui artisti, fruitori e gallerie interagiscono con il mondo dell’arte.

Digitalizzare significa fotografare, e fotografare nel tempo tutti i capolavori dell’arte che, per natura, sono deperibili, è in primis un impegno culturale ma anche morale; un lavoro essenziale che può essere svolto da professionisti del settore come curatori e restauratori per poter tutelare il patrimonio storico-artistico nazionale e internazionale.

Infatti, con il tempo, si è potuto digitalizzare capolavori di artisti come Leonardo, Raffaello, Caravaggio e Botticelli.

Grazie a questa innovazione è stato possibile anche digitalizzare i GLAM (Galleries, Libraries, Archives and Museums),  è così che il passato ha un grande futuro: archivi e biblioteche possono beneficiare delle tecnologie digitali.

La digitalizzazione dell’arte è davvero importante?

Assolutamente sì. La digitalizzazione dell’arte è al tempo stesso un opportunità e conseguentemente anche una risposta a molteplici necessità. Di fatto, il digitale mette al sicuro l’arte: la tutela.

Le acquisizioni, ad esempio, in formato gigapixel, ossia in altissima definizione, coadiuvano conservatori e restauratori nel monitorare lo stato di conservazione delle opere d’arte, prima e dopo il restauro, consentendo anche di pianificare futuri interventi conservativi.

Infatti, grazie ai gigapixel è possibile rilevare con nitidezza e ottime qualità il dettaglio per analisi comparative, studi e ricerche. Quindi potremmo dire che i Gigapixel sono i custodi della bellezza.

Digitalizzare l’arte significa dotarsi di immagini straordinarie; immagini che non possono perdere di risoluzione, per definizione, quindi saranno funzionali a mostre, riviste, siti web, libri, televisione e molto altro. Un potenziale infinito che è frutto della Rivoluzione Digitale che ha dato un nuovo impulso al mondo dell’arte e alla sua valorizzazione con una veste completamente nuova.

Digitalizzazione dell’arte: le sfide da affrontare

Allo stesso tempo, la digitalizzazione pone diverse sfide, la prima è la questione della proprietà intellettuale  e la protezione delle opere d’arte digitali da duplicazioni non autorizzate. Tuttavia, la digitalizzazione dell’arte ha aperto nuovi orizzonti per gli artisti e, senza dubbio, anche per il pubblico, ridefinendo il concetto stesso di creazione e fruizione dell’arte.

In conclusione, se è vero che la digitalizzazione occupa un ruolo sempre più dominante all’interno della nostra società, non possiamo negare che, in Italia, i settori dell’arte e della cultura sembrano aver reagito con maggior fatica a questo cambiamento; quel che è certo, però, è che siamo davanti ad una vera e propria rivoluzione culturale, prima che economica, focalizzata sul bisogno di “evadere” dalla limitazione della struttura fisica del museo, così da interagire, integrare, condividere tutti gli strumenti di promozione offerti dalla rivoluzione digitale.

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Author

Rosamaria Gueli

Financial Analyst

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