Moda e Tecnologia: il Fashion Tech raccontato da Fashion Technology Accelerator

  • Di Letizia Basilico
    • 15 Giu 2023
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Fashion Tech

Dai guardaroba digitali a intere collezioni sviluppate con filamenti altamente sostenibili, da prototipazioni con stampe 3D a piattaforme che permettono al consumatore di negoziare il prezzo del prodotto. Il Fashion Tech sta cambiando il sistema dell’industria della moda, definendo la tecnologia e la sostenibilità come punti cardine per il nuovo consumatore, presentandosi come un binomio vincente.

Gabriele Bivi, Business Analyst presso Fashion Technology Accelerator, realtà con la quale Leyton Italia ha da poco stretto una strategic alliance, ci racconta come sta cambiando il mercato con l’avvento di numerose startup in ambito fashion tech, in un paese che vede il settore della moda radicato nel proprio DNA.

Il confronto con l’acceleratore internazionale nel Fashion Tech

Il Fashion Technology Accelerator è un acceleratore molto affermato a livello internazionale; sono nati nel 2014 cavalcando l’ondata del Direct to Consumer (D2C), modello che permette di eliminare gli intermediari offrendo al consumatore finale una miglior experience, e ad oggi si focalizzano su startup FashionTech, che forniscono soluzioni tecnologiche al settore della moda. Ad oggi vantano la presenza in città come Milano e Doha.

Il mercato della moda, come spiega Gabriele, è un settore tradizionalmente Low Tech, difficilmente penetrabile da nuovi brand, soprattutto nel contesto italiano:

”Il fashion system attualmente è molto saturo, ma il fenomeno del fashion tech è in espansione, permettendo una continua innovazione che renderà il sistema della moda più sostenibile e più aperto. Per i nuovi brand che vogliono entrare nel mercato della moda, c’è la necessità di innovare e di impattare positivamente sull’ambiente; le stesse esigenze riguardano i brand già affermati, che sono obbligati a mantenere certi standard”.

Alcuni studi permettono di individuare il cambiamento che il Fashion Tech sta portando nel mercato, focalizzandosi sui bisogni effettivi dei nuovi consumatori che sono sempre più alla ricerca della sostenibilità, di una filiera più trasparente e di strategie phygital, ovvero modelli ibridi tra l’online e l’offline.

Il Fashion Technology Accelerator ha come obiettivo quello di supportare le startup che rendono più facile alle aziende della moda integrare le tecnologie all’interno delle loro operations o del loro modello di business o che aiutano le aziende del settore della moda ad essere più sostenibili dal punto di vista ambientale. Gabriele ci spiega com’è sviluppato il programma:

“Come acceleratore, le startup all’interno del nostro ecosistema, partecipano a un programma estremamente personalizzato della durata di 6 mesi, che si sviluppa su 3 pilastri principali:

  • Operations e business development: supportano tutte le attività necessarie per rafforzare la struttura interna, redigendo la strategia sia della startup che del modello di business.
  • Marketing: aiuta lo sviluppo della strategia di comunicazione e branding con esperti del settore.
  • Foundraising: generalmente questa fase è intrapresa verso la fine del programma permettendo di sfruttare il valore ottenuto durante i mesi precedenti. Inoltre, li aiutiamo redigendo il pitch e il business plan.”

I supporti offerti dagli Acceleratori

Gli acceleratori offrono strumenti e risorse per la realizzazione dell’idea imprenditoriale, affidandosi a mentor ed esperti del settore, affiancando le startup a un network di aziende e consentendo loro l’accesso ai capitali di rischio.

Per questo motivo è importante che ci siano criteri precisi che consentano l’accesso al Fashion Technology Accelerator; in particolare è necessario che le startup siano in fase di MVP (Minimum Viable Product), ovvero la prima versione del prodotto o del servizio che si vuole sviluppare.

“Investiamo in circa 6 startup ogni anno su circa 500/600 applicazioni che arrivano durante le due fasi di application; il nostro obiettivo non è solo quello di portare valore ma di porci l’exit in 5 anni.

Per le startup gli aumenti di capitale sono importanti perché permettono di avere un boost durante la ricerca sperimentale, che generalmente è una fase molto dispendiosa”.

Il panorama del Fashion Tech

Una ricerca condotta da Il Sole 24 Ore riporta che gli investimenti nel segmento fashion tech hanno registrato un incremento del 18% annuo, passando dai cinque miliardi di dollari del 2016 ai 41,7 miliardi nel 2022. Anche in Italia il segmento è in decisivo sviluppo, con 46 investimenti avvenuti nel periodo 2020-2022 per un ammontare complessivo di 70 milioni di euro.  

“La finanza agevolata è molto importante per le startup, perché permette loro di sviluppare nuove tecnologie tramite fondi che vengono erogati dallo stato, spesso con contributi a fondo perduto. Questo permette di agire in parallelo rispetto agli aumenti di capitale e ai Venture”.

Il Fashion Technology Accelerator ha numerosi casi di successo come: Italian Artisan, startup che promuove l’internazionalizzazione delle eccellenze manifatturiere italiane attraverso tecnologie digitali, chiudendo un round di investimenti da 1,3 milioni.

Sinergie per il futuro

La collaborazione tra Leyton Italia e il Fashion Technology Accelerator conferma l’importanza di creare sinergie di valore per il settore.

”Come responsabile delle partnership con le Startup sono sempre attento all’andamento del mercato garantendo il massimo valore sia ai nostri clienti che ai nostri partner. Affiancarci a una realtà come il Fashion Technology Accelerator ci consente di essere allineati con le nuove richieste del settore supportando le startup su dinamiche finanziarie parallele ai capitali di rischio.”Alessio Romeo, Responsabile partnership startup

L’obiettivo di Leyton è quello di essere un supporto di qualità per le aziende del settore così da strutturare una continuità di benefici che possono dare alle aziende una visione finanziaria e progettuale di lungo periodo.

Author

Letizia Basilico

Start-Up Business Developer

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