Economia Circolare: pubblicato il bando per i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese

  • Di Emanuele Valli
    • 06 Ott 2020
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La capacità industriale italiana non è mai stata fondata sulla disponibilità di risorse a basso prezzo, solamente nell’ingegno e nella nostra capacità imprenditoriale si può trovare l’adeguato stimolo alla ricerca di metodologie utili a sopperire ad una carenza endemica di materie prime.

L’esperienza e le competenze maturate nel tempo nell’ambito della circular economy della quale avevamo parlato anche in un precedente articolo hanno consentito uno sviluppo del sapere e dell’innovazione di soluzioni talmente eleganti e belle da riuscire a creare nuovi spazi di mercato nel mondo.

Esempi virtuosi delle nostre capacità di creare valore grazie economia circolare è l’elevata qualità, riconosciuta globalmente, di prodotti quali l’acciaio riciclato, mobili ricavati da scarti di legno, tessuti prodotti con filati innovativi, gomme e plastiche, biogas da scarti agroalimentari e prodotti alimentari.

La conversione delle metodologie produttive verso l’economia circolare non è stata e non sarà un percorso semplice ma un vera a propria rivoluzione economica e sociale in cui gli ostacoli principali sarà lo scardinamento dei vecchi modelli di business e le paure dovute all’incertezza nei confronti delle novità. Il freno principale a questo cambiamento potrà essere l’inerzia data da meccanismi conservatori che vedranno l’attuale crisi come una possibile scusa alla mancata transizione ecologica mentre è propria da questa crisi che si dovrebbe trovare il coraggio di accelerare il cambiamento.

A supporto del tessuto imprenditoriale italiano verso una transizione ecologica e circolare sono stati creati diversi meccanismi agevolativi, quali i benefici previsti dalla normativa relativa al nuovo Piano Impresa 4.0 e l’approvazione di un recente bando, a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.

Le principali tematiche che potranno trovare favore normativo e relativi benefici sono:

  • innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di “efficientare” (rendere efficiente) il ciclo produttivo;
  • sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  • sistemi di selezione del materiale multi leggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Tali misure sono di buon auspicio in vista di un supporto legislativo continuo in grado di sostenere contesti imprenditoriali virtuosi verso una transizione ecologica e circolare.

In particolare, vengono supportati i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese, anche in partenariato tra loro o con organismi di ricerca, di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro.

Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 5 novembre.

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Emanuele Valli
Emanuele Valli

Innovation Consultant

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