Transizione 4.0 nel settore delle Costruzioni (pt.2)
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La capacità industriale italiana non è mai stata fondata sulla disponibilità di risorse a basso prezzo, solamente nell’ingegno e nella nostra capacità imprenditoriale si può trovare l’adeguato stimolo alla ricerca di metodologie utili a sopperire ad una carenza endemica di materie prime.
L’esperienza e le competenze maturate nel tempo nell’ambito della circular economy della quale avevamo parlato anche in un precedente articolo hanno consentito uno sviluppo del sapere e dell’innovazione di soluzioni talmente eleganti e belle da riuscire a creare nuovi spazi di mercato nel mondo.
Esempi virtuosi delle nostre capacità di creare valore grazie economia circolare è l’elevata qualità, riconosciuta globalmente, di prodotti quali l’acciaio riciclato, mobili ricavati da scarti di legno, tessuti prodotti con filati innovativi, gomme e plastiche, biogas da scarti agroalimentari e prodotti alimentari.
La conversione delle metodologie produttive verso l’economia circolare non è stata e non sarà un percorso semplice ma un vera a propria rivoluzione economica e sociale in cui gli ostacoli principali sarà lo scardinamento dei vecchi modelli di business e le paure dovute all’incertezza nei confronti delle novità. Il freno principale a questo cambiamento potrà essere l’inerzia data da meccanismi conservatori che vedranno l’attuale crisi come una possibile scusa alla mancata transizione ecologica mentre è propria da questa crisi che si dovrebbe trovare il coraggio di accelerare il cambiamento.
A supporto del tessuto imprenditoriale italiano verso una transizione ecologica e circolare sono stati creati diversi meccanismi agevolativi, quali i benefici previsti dalla normativa relativa al nuovo Piano Impresa 4.0 e l’approvazione di un recente bando, a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare.
Le principali tematiche che potranno trovare favore normativo e relativi benefici sono:
Tali misure sono di buon auspicio in vista di un supporto legislativo continuo in grado di sostenere contesti imprenditoriali virtuosi verso una transizione ecologica e circolare.
In particolare, vengono supportati i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese, anche in partenariato tra loro o con organismi di ricerca, di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 2 milioni di euro.
Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 5 novembre.
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