Leyton Italia adotta il Modello Organizzativo 231

  • Di Lea Pambianchi
    • 16 Feb 2024
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modello 231

Nell’ottica dell’impegno verso la responsabilità sociale e l’etica aziendale, Leyton Italia ha scelto di dotarsi del Modello di Organizzazione e Controllo, “Modello 231”, previsto  dal Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001, e finalizzato alla prevenzione dei rischi connessi alla normativa in materia di responsabilità amministrativa di cui al D. Lgs 231/2001, volto, più in generale, a contrastare la corruzione e la criminalità d’impresa. 

In questo modo Leyton si ripropone l’osservazione di elevati standard etici nella regolare conduzione della propria attività, dimostrando così coscienziosità, integrità, onestà e trasparenza nella gestione aziendale; pertanto l’affidabilità di Leyton come Partner commerciale continuerà a essere garantita di pari passo con gli sviluppi della normativa. 

Il Modello 231

Societas delinquere non potest”: brocardo latino che riassumeva il principio tradizionale secondo cui gli enti, le organizzazioni, le aziende non potevano essere chiamate a rispondere di un reato. Questo implicava che soltanto le persone fisiche potessero essere ritenute responsabili della commissione di un reato. 

Con l’introduzione nell’ordinamento italiano del D. Lgs 231/2001, un nuovo regime di responsabilità vide la luce attraverso l’adozione del principio “societas puniri potest”; questo gettò le basi per una importante rottura rispetto alla precedente tradizione. 

Nello specifico, il D. Lgs 231/2001 fa sì che, a partire dal 2001,anche le organizzazioni possano essere chiamate a rispondere di un reato commesso dai loro amministratori, dalla direzione, dai dipendenti, laddove questo reato vada a beneficiare l’organizzazione stessa. 

Mediante l’adozione del Modello 231, l’organizzazione può legittimamente richiedere l’esclusione o la limitazione della propria responsabilità, impedendo e prevenendo così la commissione dei reati sanzionati dal Decreto. 

La norma, in continuo ampliamento, prevede un catalogo di “reati presupposto”, la cui commissione può comportare l’attribuzione della responsabilità nei confronti delle organizzazioni. 

Tra i reati sanzionati dal Decreto 231, quelli che assumono maggior rilievo sono quelli compiuti nei confronti della Pubblica Amministrazione, quelli che rientrano fra i reati societari e tributari, quelli contro la personalità individuale, quelli riguardanti l’abuso di mercato, la sicurezza dei lavoratori, i delitti con finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico, ma anche i reati di criminalità informatica, gli illeciti ambientali, o manipolazioni del mercato e abuso di informazioni privilegiate. 

Ogni azienda che decida di adottare tale modello è tenuta ad adattarlo alla propria struttura organizzativa interna, seguendo uno specifico Progetto: non vi è infatti un modello standard così ampio da poter corrispondere alle esigenze di tutte le aziende. 

Il Progetto volto all’adozione del Modello prevede una serie di attività mirate e specifiche al contesto aziendale. 

La prima fase si attua mediante l’individuazione delle aree aziendali più a rischio per la commissione dei reati ex 231, attraverso la mappatura delle attività da monitorare e delle relative azioni di miglioramento da mettere in atto per tenere sotto controllo il rischio di reato. 

La seconda fase prevede l’implementazione dei Modelli organizzativi, così strutturati: una Parte Generale contenente i riferimenti normativi, le linee guida nonché la struttura organizzativa di Leyton Italia e comprensiva del Codice Etico, del regolamento dell’Organismo di vigilanza e del sistema disciplinare; una Parte Speciale, che sancisce le categorie dei reati rilevanti per Leyton Italia con le relative modalità di commissione, nonché gli standard di controlli specifici. 

I vantaggi derivanti dall’adozione del MODELLO 231 

I vantaggi offerti dall’implementazione del Modello sono molteplici e impattano positivamente sia l’organizzazione aziendale interna sia i rapporti esterni con Partner commerciali e Pubblica Amministrazione. 

In primis, come già sottolineato, il Modello permette alle imprese di essere dispensate da eventuali reati imputati ai singoli dipendenti, evitando che queste incorrano in importanti sanzioni penali. 

Tutto questo dimostra come un’azienda che adotti il Modello 231, non solo presti attenzione alla legalità tramite il rispetto delle correlate normative, ma bensì anche all’aspetto etico dei rapporti lavorativi. In tal senso, esso garantisce una corretta e trasparente gestione dell’organizzazione aziendale, tenendo sotto controllo i rischi societari. 

L’adozione del Modello esenta l’azienda da qualsiasi tipo di danni reputazionali, siano essi di natura diretta o indiretta, imponendosi in tal modo a tutela dell’immagine pubblica della stessa

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