Transizione Digitale e Green: i supporti regionali per le MPMI italiane

  • Di Centro Studi
    • 26 Mar 2024
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Transizione digitale e green

L’Unione Europea ha fatto della transizione digitale e green (c.d. “Twin Transition”) il fondamento su cui basare il raggiungimento della neutralità climatica per un futuro sostenibile, equo e competitivo, entro il 2050 (fissando un primo target già per il 2030). Il raggiungimento di questi obiettivi richiedono ingenti sforzi economici, soprattutto per le imprese che, unitamente all’attuazione concreta degli investimenti tramite apposite strategie di pianificazione, devono implementare sistemi di formazione solidi per acquisire le conoscenze necessarie.

Gli investimenti in transizione digitale e green devono necessariamente coesistere e gestiti in modo tale da dare l’uno forza all’altra e viceversa. La Regioni, nel fornire maggior supporto alle imprese italiane, soprattutto MPMI, e in linea con quanto già attuato a livello nazionale, stanno introducendo varie misure volte proprio ad agevolare gli investimenti delle MPMI nella transizione digitale e green.

Regione Lombardia

Linea Green” è sicuramente l’agevolazione di riferimento per investimenti volti a migliorare l’efficientamento energetico degli impianti produttivi per potere generare una riduzione dell’impatto ambientale e favorire, al tempo stesso, il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti.

Se pur in una prima fase potevano presentare istanza anche le grandi imprese, oggi l’accesso è riservato soltanto alle MPMI purché si tratti di un investimento compreso tra 100.000€ e 300.000€. L’agevolazione concessa si articola in:

  • Una garanzia regionale gratuita su un finanziamento a medio-lungo termine erogati dai determinati Soggetti Finanziatori;
  • Contributo a fondo perduto in conto capitale.

Tra gli investimenti ammissibili vi è l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione, ma anche, l’acquisto e l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter.

È importante sottolineare che le imprese, in fase di presentazione delle domande, devono allegare anche una diagnosi energetica che consenta di attestare il risparmio energetico (nelle sue varie forme ed intensità) che si potrà ottenere dagli investimenti da attuare. La diagnosi, pertanto, non si limiterà ad essere un mero documento dichiarativo, bensì, dovrà essere considerato un documento programmatico e vincolante degli investimenti.

Friuli-Venezia Giulia

Anche il Friuli-Venezia Giulia si è attivata per introdurre una misura volta a favorire la trasformazione digitale delle MPMI. Lo sportello, aperto dal 14 marzo 2024 e fino alle ore 16:00 del 30 aprile 2024 tramite una procedura valutativa, ammette progetti che perseguono l’ottimizzazione degli assetti e dei processi aziendali. Ad esempio, sono agevolabili soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali e i sistemi e le tecnologie per incrementare il livello di efficienza. L’intensità massima del contributo concedibile è pari al 50% delle spese ammissibili (regime de minimis).

Veneto

Nei prossimi due mesi aprirà una nuova misura volta a favorire l’attuazione di processi di Transizione 4.0 e la riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e di sviluppo sostenibile. I destinatari di questo intervento sono le MPMI e le MidCap (fino ad un massimo di 3.000 dipendenti) purché rientranti in una delle seguenti categorie ATECO 2007: B, C, D, E, F, G, H, I, J, K (solo 66), M, N, P, Q, R, S. Anche in questo caso l’agevolazione prevista è “mista”:

  • Contributo a fondo perduto fino al 18% delle spese ammissibili;
  • Finanziamento agevolato a tasso zero fino al 50% dell’investimento.

È prevista un’ulteriore forma di agevolazione, il “leasing agevolato” che sarà attivabile solo per iniziative finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’acquisizione, con obbligo di riscatto, impianti produttivi, attrezzature tecnologiche e macchinari.

L’intensità della sovvenzione a fondo perduto varia in base alla dimensione d’impresa (fino ad un massimo del 10% dei costi ammessi). Le spese ammissibili potranno riguardare: opere murarie, macchinari impianti produttivi, hardware ed attrezzature tecnologiche. È importante precisare che, in questo caso, gli investimenti devono essere attuati dopo la presentazione della domanda e devono essere rendicontanti entro 12 mesi dalla concessione del beneficio. Inoltre, gli investimenti dovranno avere un importo compreso tra 200.000€ e 500.000€.

Emilia-Romagna

Anche la Regione Emilia-Romagna si attiverà, nei prossimi mesi, con una nuova misura volta a favorire gli investimenti in economia circolare delle MPMI emiliane. È previsto un contributo a fondo perduto fino al 75% delle spese ammissibili a fronte di un investimento complessivo non superiore a 50.000€. I progetti d’investimento dovranno obbligatoriamente illustrare un piano triennale di strategia aziendale articolato nelle seguenti fasi:

  • FASE A: rilevazione dei fabbisogni di specifiche competenze all’interno dell’azienda per poter raggiungere gli obiettivi prefissati in tema di transizione digitale ed ecologica, in linea con la Strategia di specializzazione intelligente S3 2021-2027 regionale, e di innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione;
  • FASE B: adozione delle azioni che dovranno indicare in modo chiaro i percorsi di potenziamento delle competenze che saranno intrapresi e le modalità di finanziamento.

Le istanze potranno essere presentate tramite il portale web “SFINGE 2020” dalle ore 10:00 del giorno 10 aprile 2024 e fino alle ore 13:00 del giorno 07 maggio 2024.

La digitalizzazione dei processi e l’efficientamento energetico sono tematiche di notevole interesse per le imprese, pertanto, non è escluso che nei prossimi mesi potranno essere pubblicate ulteriori nuove misure che ricalcano il nuovo percorso tracciato dalla Transizione 5.0.

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