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Con il Piano Transizione 4.0 e le numerose agevolazioni presenti a livello nazionale ed europeo, l’innovazione alimentare è diventata ormai un fenomeno molto diffuso e di incredibile appeal, il cui impatto si ripercuote positivamente su tutta la filiera stimolando le aziende ad investire nel miglioramento dei propri processi per rendere il cibo più sano e sostenibile.
Ma cosa si intende per innovazione alimentare?
Questo argomento, molto ampio e ricco di sfaccettature, offre diverse prospettive da cui può essere osservato e analizzato.
Volendo fornire una definizione, come dichiarato da una famosa azienda – realtà storica del settore alimentare, eccellenza italiana nel mondo – l’innovazione nel settore food può essere definita come “un processo volto ad introdurre nuovi sistemi, tecniche e metodi di produzione al fine di modificare radicalmente, ed in meglio, processi, prodotti e servizi per clienti e consumatori. Il tutto facendo attenzione a che l’innovazione, qualunque forma assuma, introduca vantaggi reali e quantificabili”.
Ma attenzione, perché si può parlare di innovazione alimentare solamente se il risultato che si ottiene è reale e quantificabile e se, tra il “pre” ed il “post”, si riscontrano delle differenze anche sostanziali, ovvero delle modifiche allo “stato dell’arte”.
Inoltre, il tema della sostenibilità viaggia ormai di pari passo con quello dell’innovazione, al punto da essere considerati ormai due facce della stessa medaglia. La domanda di prodotti alimentari è infatti sempre più allineata con tematiche legate alla tutela e al rispetto dell’ambiente: riduzione sensibile degli sprechi, abbattimento dell’impatto ambientale di attività come l’agricoltura e l’allevamento, …
Questo porta le aziende, lungo tutta la filiera alimentare, ad un elevato grado di responsabilità e all’adozione e implementazione crescente di soluzioni tecnologiche all’interno dei propri processi. Le più quotate sono:
In conclusione, oltre alle tecnologie, ai programmi informatici, investimenti e automazione 4.0, possiamo sostenere che l’innovazione alimentare è prima di tutto un approccio, un modo diverso di considerare il cibo, che non è più solo un alimento, ma diventa sinonimo di salute, benessere, rispetto dell’ambiente e di sviluppo sociale ed economico.
In questo senso, innovazione e tradizione non sono in contrasto, anzi, sono parte di uno stesso processo di evoluzione che deve portare ad una produzione e ad un consumo del cibo più etico e sostenibile.
Perché come disse George Bernard Shaw, Premio Nobel per la Letteratura, “Nessun amore è più sincero dell’amore per il cibo”.
Claudio Morici
Business Development Specialist – Leyton Italia
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