È ancora possibile dare vita a pmi innovative?

  • Di Carlo Modina
    • 26 Ott 2020
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Recovery Fund o Next Generation. La prima volta che ne abbiamo sentito parlare era luglio ed oggi più che mai è un argomento complicato e di attualità. Lo è ora, e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi e, probabilmente, anni.

Ma cos’è il tanto citato Recovery Fund? Si tratta di un fondo che l’Unione Europea ha destinato per rilanciare le economie dei Paesi membri travolte dalla crisi dovuta alla pandemia del Covid-19.

Gli Stati europei hanno quindi previsto di incrementare il proprio bilancio su base temporanea tramite nuovi finanziamenti raccolti sui mercati finanziari, per un ammontare pari a 750 miliardi di euro (390 mln di contributi a fondo perduto e 360 mln di prestiti).

Risorse importanti per l’economia del nostro Paese, che in questi mesi sta pianificando come impiegare questi fondi. In totale, al vaglio del Governo ci sono 557 progetti. Tra i principali: la proroga di tre anni del superbonus 110% e sisma bonus, quella di cinque anni per il Piano Industria 4.0, quelli riguardanti il 5G, la sanità, la sostenibilità e l’economia circolare.

Il fattor comune di tutti i progetti? L’innovazione.

Innovare per ogni realtà aziendale, piccola media o grande, per il rilancio dell’economia italiana. 

L’ innovazione è l’atto, l’opera di innovare, di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi modelli, nuovi processi o prodotti. Introdurre elementi di novità nel proprio business.

Se per le Multinazionali innovare è un processo necessario ed obbligato per continuare ad essere leader di mercato, per il tessuto produttivo italiano rappresentato dalla Piccola e Media Impresa è una sfida. La sfida del 2021 e dei prossimi anni.

Innovare oggi comporta investire, rischiare ed il più delle volte cambiare ed evolvere radicalmente i propri modelli di business.

Queste dinamiche toccano da vicino le nostre PMI, che hanno risorse a disposizione limitate e devono fare i conti con le criticità di un sistema bancario appesantito che da solo non può essere sufficiente.

Come possono allora pensare e realizzare con successo l’innovazione? È possibile per le PMI fare innovazione?

La risposta è Sì.

È necessario però mettere in atto un cambiamento che dia inizio ad una nuova politica industriale in grado di incrementare la competitività della manifattura italiana e dei suoi prodotti.

L’Italia ha le caratteristiche e le capacità per farlo e deve cogliere questa opportunità per sviluppare nuovi business model e nuovi processi, che sappiano valorizzare al meglio il Made in Italy ed il ruolo delle Piccole e Medie Imprese.

Il sostegno alla ricerca e all’innovazione risulterà fondamentale per dare un impulso alla ripresa sociale ed alla creazione di nuovo lavoro.

La sfida, quindi, è sostenere le Piccole Medie Imprese aiutandole in questa trasformazione ed accompagnandole nella transizione necessaria da PMI a PMI INNOVATIVE.

Carlo Modina
Senior Business Developer – Leyton Italia

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Carlo Modina

Senior Business Developer

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