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L’Unione Europea è attiva fin dal 1998 nell’organizzare una struttura normativa in grado di supportare le imprese nella valorizzazione delle loro performance ambientali. La volontà della Comunità Europea, in quanto specifico ambito legislativo, è da sempre volta alla normalizzazione delle procedure in modo tale da indirizzare le singole azioni in unica direzione avente come base la gestione del ciclo vita così da supportare al meglio le performance di eco efficienza dei nuovi prodotti e/o servizi.
Tali attività riassumono il concetto di “politica integrata di prodotto” (IPP) la quale trova nel LCA ed LCCA, i propri principali strumenti analitici, così da garantire un approccio integrato alle politiche ambientali con cui incentivare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali di prodotto (inteso come merce e servizio) seguendo il suo intero ciclo di vita. Lo scopo finale delle IPP è definire un modus operandi con cui analizzare e raccordare le diverse politiche esistenti con i diversi strumenti utilizzati quali:
La crescente consapevolezza della rilevanza ambientale dei prodotti industriali è sfociata negli ultimi anni verso una sempre maggior attenzione verso le etichette e le dichiarazioni di prodotto, allo scopo di veicolare le diverse informazione tra produttore e consumatore (B2C) o tra produttore ed intermediario (B2C).
Solamente con la definizione della norma ISO 14020 si sono potute stabilire le linee guida ed i principi utili allo sviluppo e all’applicazione delle diverse etichette e delle dichiarazioni ambientali volontarie. Tale norma classifica i diversi marchi ambientali secondo il seguente schema:
Attraverso la predisposizione delle tre tipologie sopra descritte si vuole incoraggiare la domanda per la fornitura di prodotti a minor impatto ambientale lungo il loro ciclo vita, tramite la comunicazione di accurate e verificabili informazioni sugli aspetti ambientali diretti di bene e servizi.
Emanuele Valli
Innovation Consultant – Leyton Italia
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