PNRR: il Turismo e la Cultura in chiave 4.0

  • Di Alessandro Amoroso
    • 09 Dic 2021
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Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha dichiarato recentemente che: “la cultura guiderà la ripartenza del Paese” e che “il Recovery Plan introduce risorse fondamentali che dimostrano come la cultura sia al centro delle scelte di questo Governo.”

Con le sue parole il ministro ha inteso turismo e cultura come dei veri e propri comparti industriali, capaci di generare un gettito economico importante per il nostro Paese (circa il 12% del PIL).

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, di 6,675 miliardi di euro, stabilisce le linee di azione relative alla cultura, includendole nella terza componente della Missione 1, dedicata per l’appunto a Turismo e Cultura.

Gli investimenti previsti per la Cultura 4.0 ammontano a 4,275 miliardi di euro, a cui si aggiungo nel Fondo Complementare gli investimenti del Piano Strategico Grandi attrattori culturali, pari a 1,460 miliardi di euro, adibiti al finanziamento di 14 interventi di tutela, valorizzazione e promozione culturale.

Nello specifico per lo sviluppo di piattaforme e strategie digitali per la fruizione del patrimonio culturale sono stati stanziati 500 mln di euro, relativi a 12 progetti finalizzati allo sviluppo, organizzazione, e conservazione del patrimonio digitale di archivi, biblioteche, musei e luoghi della cultura; allo sviluppo di nuove modalità di fruizione per l’utenza; allo sviluppo di infrastrutture cloud e software per la gestione delle risorse digitali.

Ciò permetterà al patrimonio culturale di essere fruibile dalle future generazioni, eliminando contemporaneamente le barriere fisiche e cognitive dei luoghi della cultura. La digitalizzazione consentirà di usufruire in modo innovativo degli immensi contenuti del patrimonio culturale italiano.

Infatti diversi esperimenti condotti durante la pandemia hanno dimostrato come sia possibile, grazie alla tecnologia 4.0, permettere ad un pubblico virtuale di visitare collezioni e raccolte presenti in diversi hub culturali, o assistere a diverse rappresentazioni teatrali, grazie a visite guidate in modalità 3D o mediante l’utilizzo di piattaforme digitali.

Al progetto per migliorare l’attrattività dei Borghi sono destinati 1,020 mld di euro, finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale delle aree interne. La voce “protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, con un intervento di 600 mln di euro, prevede interventi di restauro e riqualificazione.

Senza dimenticare del progetto Cinecittà e Centro Sperimentale Cinematografia con un budget di 300 milioni di euro, prevedendo inoltre l’implementazione delle skills degli operatori della cultura, indispensabili per affrontare le sfide avvincenti della transizione digitale, grazie ad un fondo stanziato pari a 155 mln di euro.

Le tecnologie digitali 4.0 saranno la chiave di volta di questi progetti, nonché per quei programmi di valorizzazione di parchi e giardini storici.

Il punto 4 del PNRR è dedicato al Turismo 4.0, per il quale sono previsti interventi per 2,4 miliardi di euro, di cui 100 milioni verranno utilizzati per creare un Hub per il turismo digitale, 1,8 miliardi per sviluppare ed implementare la competitività delle imprese e 500 milioni saranno spesi per il Programma Caput Mundi.

L’obiettivo è migliorare la competitività delle imprese operanti nel settore turistico, dove il digitale avrà un ruolo fondamentale, preparando inoltre gli operatori del settore nell’utilizzo delle tecnologie digitali 4.0 per il turismo.

Possibili scenari di sviluppo tecnologico per il Turismo e la Cultura in chiave 4.0

Grazie ai fondi stanziati si agirà sui grandi attrattori culturali di diverse città italiane, alla rivitalizzazione dei borghi storici, alla digitalizzazione, al potenziamento dell’industria del turismo. La ripresa delle aziende culturali sarà incentivata soprattutto grazie all’innovazione e all’uso della tecnologia 4.0.

Senza dubbio un panorama dove realtà virtuale, 5G, IoT la faranno da padrone. Infatti per il turismo esperienziale e sostenibile, grazie alla tecnologia 5G, i turisti potranno fruire delle applicazioni AR (Augmented Reality) e VR (Virtual Reality) tramite dispositivi mobili quali smartphone o tablet e potranno vivere esperienze di viaggio personalizzate sempre più coinvolgenti e gratificanti.

Innovazioni tecnologiche che modificheranno radicalmente l’esperienza di un viaggio, arricchendo i luoghi della cultura di contenuti innovativi e coinvolgendo i turisti in visite virtuali guidati da assistenti virtuali ad hoc. 

Si potrà ad esempio visitare domus romana, sia da remoto o in loco, camminando al proprio interno, abbattendo qualsiasi tipo di barriera fisica e cognitiva. Tramite un supporto si potrà visitare un museo ed essere immersi virtualmente all’interno di un quadro, una scultura o una installazione artistica creata ad hoc per i visori AR-VR.

Si potrà inoltre visitare una città o interrogare una Smart City, inquadrare un qualsiasi monumento, vederne i contenuti grafici sovrapposti in tempo reale, indipendentemente dal movimento del device.

Un elemento essenziale del Turismo 4.0 è la capacità di avere a disposizione ed elaborare dati, in modo da intercettare i vari gusti e le tendenze dei viaggiatori. Grazie al potenziamento delle reti ed al 5G, tali dati saranno implementati e sarà possibile di conseguenza sviluppare apposite campagne turistiche e creare esperienze turistiche ad hoc per singoli gruppi di individui, come famiglie o gruppi. I viaggiatori godranno così di informazioni su misura e mirate per le proprie esigenze di viaggio.

Le nuove reti permetteranno inoltre, di avere un’elevata concentrazione di utenti connessi senza intaccare stabilità del servizio, in modo da rendere più stabile l’esperienza di chi assiste ad un evento o uno spettacolo da remoto.

In definitiva è evidente che per la cultura ed il turismo sia stato messo a disposizione in Italia un volume di risorse per l’innovazione piuttosto cospicuo. Esso rappresenta di sicuro un volano di ripresa strategica per quei comparti dell’economia del Paese che hanno maggiormente subito gli impatti negativi della pandemia.

Alessandro Amoroso
Innovation Manager – Leyton Italia

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Alessandro Amoroso

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