Startup e Corporate: i 5 step per sviluppare una strategia di co-innovazione

  • Di Marco Di Pilla
    • 05 Mag 2022
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Startup e innovazione

Il primo economista a parlare di open innovation è stato Henry William Chesbrough, nel 2003. L’idea sostanziale riportata nel suo saggio è che le aziende non possono più fare innovazione chiuse all’interno dei loro uffici ma aprirsi ad ecosistemi interni ed esterni per cercare nuove idee per le proprie sfide di business.

Infatti, il paradigma di quello che oggi viene chiamato “Open innovation” permette alla startup di:

  • ridurre i costi, poiché non si è più costretti ad avere tutte le risorse verticali;
  • essere molto più veloce nello sfruttare le competenze settoriali specifiche per aprirsi;
  • co-sviluppare soluzioni che andranno ad avere un impatto sul business e sui problemi che l’azienda ha intenzione di risolvere;
  • ricercare tecnologie abilitanti;
  • coinvolgere i vari stakeholders nel processo di innovazione.

In questo panorama, ci sono davvero tantissime iniziative di cui una startup può approfittare, alcune delle più importanti sono:

  • CALL4IDEAS, CALL4STARTUP, CONTEST
  • COLLABORAZIONI CON UNIVERSITÀ E CENTRI DI RICERCA
  • HACKATHON, DATATHON, APPATHON

Ma come possiamo veramente creare innovazione con le Startup?

Fino ad oggi tutte le iniziative di open innovation si sono sempre e solo focalizzate sulla generazione di idee, credendo che la semplice validazione delle stesse potesse fornire una sorta di certezza sulla loro capacità di funzionare sul mercato.

Tuttavia, per creare una vera e propria innovazione in un contesto economico mondiale e di mercati che mutano così velocemente, alle aziende di oggi è richiesto un quid in più. Oggi le aziende chiedono infatti una capacità esecutiva nel sapere contestualizzare e calare a terra le idee che sono emerse dalle iniziative di open innovation.

Prima di definire i 5 step per una corretta strategia d’innovazione, partiamo col porci una domanda:

Quali sono le sfide di chi fa innovazione come le startup (veloce e radicale) e di chi vuole creare un impatto sostenibile come le corporate?

Sicuramente tra le risposte troviamo:

  • Saper gestire la complessità;
  • Definire piani strategici aziendali;
  • Mappare i processi interni di creazione di valore;
  • Avviare iniziative concrete per migliorare i problemi di business;
  • Misurare l’impatto delle iniziative.

Ci sono moltissimi modelli di business da cui prendere spunto, tra cui quelli di Rocket internet, Idelab oppure tutto il panorama EIT.

I 5 step per co-innovare

1. Individuazione dei business need di settori specifici

In questa fase è fondamentale conoscere le sfide dei settori industriali.

Trovi network verticali e parla con almeno 10 persone che devono disegnare le strategie aziendali delle corporate e parla con almeno 10 start-up che hanno costruito prodotti per quel settore.

2. Scouting e analisi delle Start-up su parametri standard

Individua dei parametri standard come la fase, la maturità del prodotto, la tecnologia abilitante e Un parametro di business.

3. Sviluppo accordi di investimento/industriali join venture con le Start-up

Incontra le start-up e sviluppa accordi che permettono alla Start-up di non perdere l’autonomia imprenditoriale e per l’azienda di sviluppare il business con l’obiettivo di creare revenue.

4. Costruzione di iniziative di business specifiche per favorire il lavoro tra Corporate client – Start-up

Costruisci un micro team di esperti di facilitazione di design thinking e business modeling per settare la metodologia di lavoro e il linguaggio della corporate cliente e la start-up

5. Misurazione degli impatti

Costruisci un dashboard, dichiara in anticipo i KPI e rendili pubblici!

Author

Marco Di Pilla

Leyton Start-Up Manager

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