Iperautomazione: le nuove tecnologie di connessione

  • Di Emanuela Rossetti
    • 27 Gen 2021
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Iperautomazione

In un mondo che viaggia senza sosta verso standard tecnologici sempre più evoluti, l’applicazione della tecnologia informatica all’interno delle realtà aziendali risulta essenziale per la sopravvivenza delle stesse. La connessione in rete è diventata una certezza della nostra quotidianità, e risulta difficile immaginare un mondo in cui tutto questo non esista. Da qui nasce la tematica ormai sempre più diffusa dell’iperautomazione applicata ad un più complesso ambito lavorativo.

Con iperautomazione generalmente si fa riferimento ad un insieme di processi di stampo fortemente innovativo che stanno prendendo sempre più piede nelle aziende di tutto il mondo.

Si tratta di uno schema d’azione che mira ad automatizzare ed informatizzare tutti i processi di fabbrica in cui è possibile limitare la componente umana. In tal modo, non solo si può accelerare il business di un’azienda, ma si circoscrive la probabilità di errore dovuta alla componente umana all’interno dei vari step del processo. Ed ecco che dunque entrano in gioco in maniera rilevante l’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e tutta una serie di studi mirati alla realizzazione di innovativi algoritmi di programmazione. Queste attività permettono di analizzare i dati in entrata (Analisi dei “Big Data”), processarli, e creare delle previsioni basate su trend statistici che possano impattare in maniera positiva sul rendimento del sistema fabbrica, potenziandone le performance.

Ecco dunque che aumenta la presenza dei COBOT (Collaborative Robot) nelle aziende, ossia dei macchinari dotati di “intelligenza” che, essendo programmabili da remoto, eseguono una serie di operazioni automaticamente senza interferire con l’attività umana, ma anzi coadiuvandola. La cooperazione nel sistema ibrido “uomo-macchina” avviene grazie alla presenza di un sistema di sensori e alle “safety native” (misure di sicurezza) che permettono a questi sistemi robotici di muoversi in totale sicurezza all’interno del perimetro di azione, rilevando la presenza umana e modificando il proprio movimento per garantire il rispetto di tutte le norme di sicurezza sul luogo di lavoro.

Affianco ai COBOT, sempre più spesso ci sono i BPMS (Business Process Management System), sistemi e software gestionali che prevedono l’analisi dei dati aziendali e creano un calendario delle attività da svolgere in maniera automatizzata e ottimizzata. In questo modo risulta più semplice conoscere la quantità di lavoro da svolgere, i tempi di lavorazione previsti, gli impegni dei dipendenti e chi è disponibile per l’assegnazione dei compiti. Dunque, grazie allo studio dei dati statistici e alla pianificazione intelligente si può creare un piano ad hoc per trarre il massimo vantaggio impiegando tempi più brevi.

Grazie a tutto ciò si giunge quindi all’Internet of Things (IoT), un complesso sistema aziendale che prevede l’interconnessione e l’integrazione di tutti i macchinari di fabbrica nella rete aziendale. Tale sistema permette ai vari macchinari della rete di “dialogare” tra loro, sincronizzandosi sulle fasi di lavoro da svolgere e fornendo le rendicontazioni di quanto prodotto agli uffici competenti. La figura dell’essere umano all’interno di questa rete assume il ruolo fondamentale di gestore delle problematiche tecniche dovute a malfunzionamenti ed emergenze allarmi. A livello organizzativo invece, la figura del lavoratore evolve e si focalizza sui processi gestionali e progettuali.

In conclusione, l’iperautomazione è un processo di collegamento dei vari impianti di fabbrica e dei diversi reparti che permette un efficace svolgimento delle attività lavorative.

Un’azienda che si dota di queste soluzioni all’avanguardia sarà in grado di stabilire con esattezza la cronologia delle commesse da completare e di pianificarle in maniera intelligente per sfruttare al meglio le proprie risorse umane e gli impianti.

Emanuela Rossetti
Innovation Consultant – Leyton Italia

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Emanuela Rossetti

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