Investimenti per la ripresa 2022

  • Di Riccardo Uggeri
    • 17 Nov 2022
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Investimenti per la ripresa 2022 settore manifatturiero

Bando “Linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro, piccole e medie imprese manifatturiere”

La crisi energetica che sta affrontando l’Europa e il mondo intero, sta mettendo a dura prova l’industria manifatturiera del nostro paese. L’aumento del prezzo del gas si è naturalmente riversato sul costo delle bollette di tutte le aziende, creando problemi per la sopravvivenza stessa di molte imprese e comunque di tenuta del business.

Sono dunque necessarie sia le misure previste in Europa, quali il limite al prezzo del gas importato, sia misure nazionali, quali i sussidi per aiutare famiglie o imprese, volte a sostenerle economicamente nel breve periodo. Tuttavia non sono sufficienti, poiché è necessario intervenire in un’ottica più lungimirante attraverso investimenti strutturali.

Proprio con questa visione di lungo periodo, la Regione Lombardia decide di intervenire riaprendo il bando “Investimenti per la ripresa 2022: linea efficienza energetica del processo produttivo delle micro, piccole e medie imprese manifatturiere”.

La misura è finalizzata a sostenere gli interventi di efficientamento energetico promossi dalle micro, piccole e medie imprese artigiane e manifatturiere lombarde che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente esasperato il contesto economico proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica da Covid 19.

Con il Decreto n. 15049 del 20 ottobre 2022 è stata prevista un nuova dotazione finanziaria di una quota pari a 7.823.389,72 € modificando i beneficiari del bando, che viene così ampliata dalle sole aziende artigiane a tutte le micro piccole e medie imprese del settore manifatturiero lombardo.

Investimenti per la ripresa 2022 settore manifatturiero

I beneficiari

Occorre rimarcare che per beneficiare della misura è necessario possedere alcuni requisiti alla data di presentazione della domanda di contributo:

  • avere la sede, legale o operativa, in cui si svolge il processo produttivo ed oggetto dell’intervento, in Lombardia;
  • essere regolarmente iscritte e attive nel Registro delle imprese (come risultante da visura camerale) da oltre 12 mesi;
  • non essere attive nel settore della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco;
  • essere imprese artigiane iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio con codice Ateco, sezione C (attività manifatturiere);
  • essere in regola con gli obblighi contributivi come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC).

Sono comunque ammissibili le imprese artigiane agromeccaniche iscritte alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio (codice Ateco sezione A 01.61.00) e all’Albo delle imprese agromeccaniche di Regione Lombardia.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile è pari a 50.000 €, su un investimento con un ammontare minimo di 15.000 €.

Con questo contributo le imprese lombarde potranno investire per ottimizzare lo sfruttamento delle fonti energetiche con l’obbiettivo di armonizzare il rapporto tra fabbisogno energetico ed emissioni inquinanti, rendendo maggiormente efficiente il proprio processo produttivo dal punto di vista energetico.

Investimenti per la ripresa 2022 settore manifatturiero

Le spese ammissibili

Per quanto riguarda le spese ammissibili, occorre che siano strettamente funzionali all’efficientamento energetico del sito produttivo relative a:

  • a) acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione con potenza massima di 200 kWel;
  • b) acquisto e installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
  • c) acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nel sito produttivo;
  • d) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso;
  • e) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
  • f) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
  • g) costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a f) che costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;
  • h) spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a g);
  • i) altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) n. 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle precedenti voci da a) a h).

Le opportunità

Per concludere vediamo che, come spesso accade, da un problema possono nascere delle opportunità: la riqualificazione del proprio sistema di approvvigionamento energetico in un’ottica più sostenibile ed efficiente, che porterà benefici non solo alla propria azienda ma a tutti.

Author

Riccardo Uggeri

Financial Analyst

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