Il marchio: la sua importanza e la sua tutela

  • Di Massimo Salvato
    • 21 Set 2020
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Il termine marchio deriva da marculus e veniva originariamente utilizzato per indicare un’impronta o una cosa improntata.
Ora rappresenta in generale un segno atto a riconoscere o autenticare qualcosa ed è con tale accezione che viene utilizzato anche per rappresentare – attraverso un simbolo iconico, una sigla visiva o un segno grafico – un’azienda, un prodotto o un brand, evocandone i valori, i caratteri distintivi e l’identità visiva.

In molti mercati, la marca rappresenta il vero capitale su cui si basano le relazioni di fiducia con i consumatori e che consente all’impresa di mantenere la sua posizione di leadership. La costruzione di una marca forte e la sua valorizzazione rappresentano ad oggi un asset strategico per il successo non solo delle grandi, ma anche delle piccole e medie imprese che realizzano prodotti e/o servizi di qualità.
In particolare, nel nostro attuale ordinamento socio-economico, nonché nell’odierno sistema di scambio in cui i produttori sono diversi e i prodotti sono più o meno gli stessi, il marchio assume un’importanza decisiva: è la chiave di volta che aiuta a differenziarsi in mercati iper-competitivi ed iper-affollati di proposte, in cui il consumatore, a causa dell’amplissima gamma di prodotti offerti, in base alla qualità tecnica, al prezzo e all’aspetto esteriore del bene, si trova in uno stato di “smarrimento”.

Definito il marchio, è chiaro come sia fondamentale per un’impresa proteggere questo asset. Lo strumento principe a tutela di un Marchio è la registrazione.

A questo proposito il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, con il decreto direttoriale del 29 luglio 2020, ha rifinanziato il programma di agevolazioni alle imprese per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea ed internazionali con il «Bando Marchi+3» , che prevede una dotazione finanziaria di 4 milioni di euro.

Il bando punta a sostenere la competitività delle PMI sui mercati esteri e prevede due linee di intervento:

  • Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione Europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici;
  • Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici.

Le spese ammissibili, al fine dell’ottenimento dell’agevolazione, si classificano in:

  • progettazione del marchio; 
  • assistenza per il deposito;
  • ricerche di anteriorità; 
  • assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni/rilievi seguenti al deposito della domanda di registrazione;
  • tasse di deposito.

Ai fini dell’ammissibilità, tutte le spese (comprese le tasse sostenute presso UIBM o EUIPO e presso OMPI per la registrazione internazionale) devono essere state sostenute a decorrere dal 1° giugno 2016 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di agevolazione. 

L’intensità e l’ammontare delle agevolazioni varia in base a diversi fattori, tuttavia è in una forchetta tra i 6 mila euro e gli 8 mila euro per ogni marchio. Un’ azienda è libera di registrare più marchi, con la possibilità di cumulare l’agevolazione fino ad un massimo di 20 mila euro.

Le risorse vengono assegnate con procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento delle stesse.

Le nuove domande per poter accedere al bando possono essere presentate dalle ore 9:00 del 30 settembre 2020 fino ad esaurimento delle risorse disponibili. 

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Massimo Salvato

Business Developer

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