Bando Resto al Sud: agevolazioni e spese ammissibili

  • Di Attilio Spanò
    • 06 Ott 2022
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Bando resto al Sud_Leyton Italia

Colmare i divari territoriali e le disuguaglianze da essi generati non è solo un atto di mera giustizia, ma è soprattutto leva essenziale per dare vita allo sviluppo inespresso del nostro Paese, con lo scopo di creare nuove opportunità di lavoro e di sviluppare modelli di business di qualità.

Resto al Sud è l’incentivo che si pone questo tipo di obiettivo. Introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, dà la possibilità di creare nuove attività imprenditoriali, o di favorire la crescita e lo sviluppo di attività già esistenti nel mezzogiorno.

Il suo fine è quello di incentivare l’economia nel sud Italia, oltre che cercare di invogliare le persone più giovani nel fare impresa, senza la necessità di doversi allontanare da casa propria, dando in questo modo la possibilità di realizzarsi, di dare forma e concretezza alle proprie idee imprenditoriali sviluppando i propri modelli di business.

Un altro obiettivo che si pone è quello di cercare di far rientrare nella propria terra giovani che l’avevano già lasciata, o ancor di più quello di attirare investitori esterni, i quali potranno investire nel mezzogiorno a condizioni agevolate.

L’incentivo mette a disposizione 1,25 miliardi di euro, con una concessione massima di 200.000€ nel caso in cui la società sia composta da quattro soci, oppure un massimo di 60.000€ per imprese individuali.

Occorre in ogni caso sottolineare come ci siano una serie di requisiti da rispettare per poter accedere al credito, primi tra tutti ci sono criteri di età e di residenza.

Inizialmente era aperto a persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni, per essere successivamente esteso alle persone fino ai 55 anni, consentendo così l’accesso ai finanziamenti e ai contributi a fondo perduto previsti anche a una delle categorie danneggiate dalla crisi economica legata alla pandemia da Covid-19. 

Per quanto concerne la residenza, occorre essere residente in Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia, ossia Lazio, Marche, Umbria o nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Può essere comunque concesso a chi trasferisce la propria residenza in una di queste regioni in un decorso di tempo di almeno 60 giorni dall’esito positivo dell’istruttoria.

L’incentivo viene inoltre concesso a chi non sia già titolare di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017, non abbia ricevuto ulteriori agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità negli ultimi tre anni e non abbia un lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.

Bando Resto al Sud: agevolazioni e  spese ammissibili

Resto al Sud: settori coinvolti e spese ammissibili

  • Spese di gestione: materie prime, materiali di consumo, utenze, garanzie assicurative, canoni di locazione e di leasing per un massimo del 20% del programma di spesa;
  • Programmi informatici e servizi per le tecnologie;
  • Ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per un massimo di 30% del programma di spesa;
  • Impianti, macchinari e attrezzature nuovi.

I settori per i quali è possibile accedere al bando sono molteplici: pesca, artigianato, turismo, acquacultura, industria, servizi offerti a imprese e attività libero professionali.

Le agevolazioni del bando

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili con un 50% di contributo a fondo perduto e l’altro 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI (gli interessi in questo caso saranno a carico di Invitalia).

I risultati dell’incentivo sono da considerarsi positivi, i dati aggiornati a settembre 2022 sul sito di Invitalia riportano come siano stati concessi 426 milioni di euro di agevolazioni per 12.853 iniziative finanziate, il tutto ha portato alla creazione di 46.397 nuovi posti di lavoro.

Prendendo in considerazione la palese discrepanza quando si parla di opportunità di lavoro tra regioni del nord e regioni del sud, questi numeri sono sicuramente incoraggianti.

Attilio Spanò
Financial Analyst – Leyt

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Attilio Spanò

Financial Analyst

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