OCM Vino: finanziamenti per i produttori vitivinicoli

  • Di Claudio Gallerini
    • 03 Feb 2021
    • read
  • Twitter
  • Linkedin

In un periodo come l’attuale, la ripartenza dell’economia nazionale è legata indissolubilmente alla presenza dei prodotti italiani sui mercati stranieri. Questo è ancor più vero per un settore trainante come l’agroalimentare e, in particolare, il vitivinicolo.

Tante cantine infatti sperano di poter superare l’attuale impasse tornando a viaggiare, contando sull’interesse che il made in Italy continua a suscitare ad ogni latitudine.

Da questo punto di vista risulta pertanto fondamentale l’aiuto finanziario che l’Unione Europea concede alle aziende vitivinicole tramite l’“OCM vino”,macro-Programma europeo gestito a livello ministeriale, che permette di ottenere rimborsi a fondo perduto. Ogni regione emana poi a sua volta propri bandi, in cui sono definite le modalità di adesione, le tempistiche e lescadenze.

I filoni di azione dell’OCM possono riguardare gli investimenti in cantina, la ristrutturazione del vigneto e, con lo specifico programma “OCM vino – Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi”,la promozione verso i Paesi extra europei. Quest’ultimo, in particolare, presuppone una progettualità di medio raggio e si lega a tutte quelle attività che si possono sintetizzare con i termini marketing e comunicazione per la penetrazione in mercati non europei. Avere un supporto finanziario per programmare i propri viaggi e i propri interventi in mercati importanti come quello statunitense o cinese, può davvero fare la differenza.

Proprio in questi giorni le autorità competenti stanno redigendo le graduatorie dei progetti approvati dalle singole regioni e dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per la Campagna 2020/2021 e le aziende sapranno se potranno contare sull’aiuto messo a disposizione dall’Europa.

Anche per quanto concerne il Bando OCM Promozione il normale iter, formale e sostanziale, subirà una rimodulazione rispetto alle annualità precedenti a causa della “crisi Covid”, perché i progetti non potranno godere degli abituali 12 mesi di ammissibilità, ma vedranno una contrazione del periodo in cui potranno essere effettuate le spese.

Parallelamente, si cercherà in tutti i modi di rimettere in piedi le consuete attività promozionali, sia direttamente nei paesi stranieri che sul territorio italiano, considerato che tra le spese si possono inserire anche le visite professionali direttamente alla cantina: questo è solamente un piccolo esempio che fa intuire quanto il vino si possa legare in modo inequivocabile anche al turismo e risulti un asset imprescindibile per promuovere le bellezze del nostro Paese.

A chi si rivolge il Bando OCM vino – Promozione? In sintesi, alle aziende vitivinicole, ma i  beneficiari del finanziamento (e quindi i formali gestori del progetto finanziato) possono essere singoli produttori di vino, associazioni di impresa (nei settori del vino e della promozione dei prodotti agricoli), società cooperative, reti di impresa composte da produttori di vino, organizzazioni di produttori di vino, consorzi di tutela riconosciuti e le loro associazioni e federazioni.

Le spese ammissibili di questo programma sono cospicue: viaggi, pernottamenti, fee di iscrizione per fiere ed eventi, workshop, cene, consulenze professionali, incoming e molto altro. Ovviamente, tali spese devono essere collegate a un progetto di internazionalizzazione e alla volontà di rafforzare il proprio posizionamento sui mercati Extra UE.

Ogni proposta progettuale deve necessariamente mirare ad avviare un processo evolutivo teso alla competitività sui mercati target.

Mettendo a fuoco luci e ombre che da sempre accompagnano le strategie promozionali sui mercati internazionali, ogni proposta progettuale deve porsi l’obiettivo di creare sinergie indispensabili per vincere le sfide. Per combattere l’insufficiente sviluppo sui mercati, la bassa cooperazione, una conoscenza dei vini italiani non ancora completa, è necessario identificare gli obiettivi, lavorare insieme, stabilire le risorse necessarie e adoperarsi in sintonia con le istituzioni.

Si parte dell’idea progettuale, si identifica l’opportunità di finanziamento, si formalizza la proposta. Nell’auspicabile caso di finanziamento dell’idea progettuale, c’è la necessità di saper condurre correttamente ogni singola fase dell’iter procedurale, fino ad arrivare alla rendicontazione economica: ogni spesa deve risultare ammissibile e deve essere gestita in modi adeguati. Sono tutti passaggi piuttosto complessi, dove la burocrazia da seguire è molta.

Trattandosi di un programma che mette a disposizione delle aziende italiane più di 100 milioni di Euro ogni anno, la competizione per arrivare al finanziamento è alta e i controlli effettuati dalle agenzie ministeriali sono seri e approfonditi. Pertanto è fondamentale non improvvisare e progettare nel giusto modo la partecipazione a tale programma, legandola necessariamente a quella che è la strategia export dell’azienda, affinché l’aiuto finanziario possa essere il grimaldello per concretizzare il desiderato posizionamento sui mercati extraeuropei.

Claudio Gallerini
Senior Business Innovation Analyst – Leyton Italia

Author

Claudio Gallerini
Claudio Gallerini

Senior Business Innovation Analyst

I nostri articoli

Vedi altro arrow_forward
Whistleblowing
Whistleblowing: le principali novità e le raccomandazioni per ...

Con il Decreto Legislativo n. 24 del 10 marzo 2023 è cambiata la disciplina in materia di Whistle...

Carbon Neutrality
La Carbon Neutrality secondo la Norma ISO 14068-1:2023

La Carbon Neutrality, come definita nella recente normativa ISO 14068-1:2023, emerge come un trag...

Crediti d'imposta 4.0
Comunicazione obbligatoria per la fruizione dei Crediti d’Impo...

Nella tarda serata di venerdì 29 marzo 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decret...

Crediti di carbonio
Crediti di Carbonio: combattere il cambiamento climatico e rag...

Dal mercato volontario a quello obbligatorio, i Crediti di Carbonio stanno trasformando il panora...