Previsioni tecnologiche per il 2021: come cambierà il digitale per il business

  • Di Stefano Scibilia
    • 13 Gen 2021
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Tecnologia 2021

L’informatica tradizionale è stata messa a dura prova dall’emergenza Covid e per potersi evolvere al servizio del business dovrà svilupparsi attorno a tre punti chiave: una maggiore efficienza, un aumento dell’efficacia rispetto alla tecnologia che viene sostituita e la capacità di trasformare la società.

In quest’ottica, ecco alcune delle tendenze previste per il prossimo anno.

Le videocall come dati da analizzare

meeting di lavoro virtuali sono ormai diventati la normalità: in molti casi essi vengono registrati digitalmente; l’idea è quella di utilizzare degli strumenti di data analytics per analizzare i contenuti delle varie discussioni e verificare che le aziende siano conformi a leggi, regolamenti esistenti e per prevedere le performances future.

Tale tendenza darà modo di scoprire sia un nuovo valore aggiunto a livello organizzativo, sia potenziali rischi circa l’etica ed il rispetto della privacy, con tutte le conseguenze del caso in fatto di sicurezza.

I chip tradizionali sono superati, arrivano i computer neuromorfici

Il computing neuromorfico, che pensa e agisce simulando il cervello umano, diventerà sempre più comune per superare i limiti prestazionali, economici e di sostenibilità dei processori al silicio tradizionali, che risulteranno inadeguati per fornire la necessaria potenza di calcolo ai nuovi sistemi di intelligenza artificiale, di visione artificiale e di riconoscimento vocale.

I chip neuromorfici sono dei processori che posseggono una struttura esplicitamente ispirata ai neuroni. Essi scambiano segnali in modo simile a quanto fanno i neuroni umani per mezzo delle sinapsi: si tratta quindi della base sulla quale potrebbe fondarsi un software di apprendimento maggiormente rapido e naturale di quelli presenti sul mercato oggi giorno.

Dati e Dna

Sempre più spazio sarà concesso alle tecnologie evolute per lo storage dei dati. Le digital company renderanno progressivamente obbligatori i test di archiviazione del Dna dei propri dati: data la mole di informazioni che si raccoglieranno, l’attuale tecnologia non sarà più in grado di conservarle in modo duraturo e integro (al momento la maggior parte dei dati può essere memorizzata per un massimo di 30 anni). Con le nuove tecnologie di storage, invece, i dati digitali saranno codificati nelle coppie a base di nucleotidi di un filamento di Dna sintetico, intrinsecamente più resistente e in grado di auto ripararsi, garantendo una longevità del dato che i meccanismi tradizionali non possono raggiungere.

La user experience virtuale

Di user experience virtuale si parla da molti anni. Il Covid-19 ha profondamente mutato la discussione su ciò che le persone possono fare senza essere fisicamente presenti o mettere a rischio la loro sicurezza. La crescente capacità degli strumenti dell’IoT (internet of things), dei cosiddetti “digital twins” (la replica digitale di un’entità fisica, prodotto o processo che sia) e della realtà virtuale e aumentata, è destinata nei prossimi anni a migliorare la user experience dei consumatori.

Shopstreaming

Un’altra tendenza digitale che sta rapidamente sviluppandosi in tutto il mondo è quella dello shopping as entertainment (shopstreaming). L’idea è quella di mettere insieme streaming e acquisti online, in modo da riscrivere le regole dell’e-commerce. Un punto d’incontro tra il live e lo shoppingdelinea la nuova generazione di Digital Commerce, più coinvolgente, immersivo e social, come già  sperimentato dalle prime piattaforme rilasciate in Cina.

Lo shopstreaming, in sintesi, consente di acquistare prodotti mentre vengono utilizzati da persone che li mostrano live, una sorta di televendita a portata di smartphone.

Stefano Scibilia
Senior Innovation Consultant – Leyton Italia

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Stefano Scibilia

Senior Innovation Consultant

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